Il 1° maggio di quest’anno, la Cgil e la Flai siciliane e di Siracusa per chiedere ancora una volta la soluzione del problema della
legalità nel lavoro bracciantile. Problema che sta mostrando in piena epidemia da Covid-19 tutte le sue conseguenze negative, soprattutto
quando coinvolge i migranti che rappresentano almeno la metà della forza lavoro nelle campagne. Attualmente sono circa 300 i lavoratori
stranieri, bloccati nella tendopoli di Cassibile, che non possono recarsi nei campi e nelle serre perché o irregolari o privi di un
contratto di lavoro anche se in possesso del permesso di soggiorno.

“E’ il frutto avvelenato dello sfruttamento e del caporalato– scrivono in una nota i segretari della Cgil e della Flai Sicila, Alfio Mannino  Tonino Russo e gli omologhi di Siracusa, Roberto Alosi e Mimmo Bellinvia- che sta mettendo questi lavoratori in gravi difficoltà e privando le campagne di manodopera . Noi chiediamo la regolarizzazione dei migranti e contratti di lavoro regolari – sottolineano- affinchè i lavoratori in questione possano muoversi, quando necessario usufruire dei sostegni previsti nel periodo di emergenza ed essere messi in sicurezza sotto il profilo sanitario”.

Flai e Cgil rilevano che “assicurare dignitose condizioni di lavoro e di vita ai migranti è la strada per migliorare le condizioni di lavoro di tutti i braccianti agricoli e mettere fine a ogni forma di sfruttamento“.Il sindacato rileva che “l’introduzione dei voucher in questo contesto sarebbe solo la creazione di nuove forme di schiavitù”. “Anche se l’ente bilaterale agricolo ha fornito alla tendopoli bagni chimici e l’amministrazione comunale vi ha fatto arrivare l’acqua potabile, le condizioni igienico sanitarie e di vita al suo interno restano precarie”, denuncia il sindacato. Tra Siracusa e Avola lavorano circa 4.000 braccianti, la metà dei quali sono migranti. Solo un migliaio di loro ha regolare contratto di lavoro, “gli altri lavorano in nero, sottopagati, sfruttati”, scrivono Cgil e Flai. L’anno scorso Cgil e Flai siciliane e di Siracusa tennero una delle manifestazioni del primo maggio proprio a Cassibile.

Quest’anno l’iniziativa del sindacato nel giorno della festa dei lavoratori consisterà nella donazione di derrate alimentari ai migranti
e si svolgerà dalle 17 alle 19 sul Sagrato della chiesa del Marchese di Cassibile. Cgil e Flai fanno sapere che l’iniziativa avverrà nel
rispetto pieno delle norme per la sicurezza sanitaria, sarà evitata cioè qualunque forma di assembramento, ai migranti delegati a ritirare le
derrate saranno forniti guanti e mascherine e saranno mantenute le distante di sicurezza. Cgil e Flai hanno anche raccolto fondi che saranno distribuiti sotto forma di buoni spesa alle famiglie bisognose di Siracusa.

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