Il Covid19 fa la sua apparizione all’ospedale Di Maria di Avola. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Avola, Luca Cannata, durante una diretta sulla sua pagina Facebook. “Si tratta di due pazienti e di due operatori sanitari; mi è stato spiegato – dice il sindaco di Avola, Luca Cannata –  dalla direzione dell’Asp di Siracusa che sono in esecuzione i tamponi sugli altri ricoverati nonché su tutti gli operatori della struttura ospedaliera. Sono state prese delle precauzioni  tra cui la sospensioni di alcune attività. Inoltre, sono state avviate le verifiche per ricostruire la rete dei contatti delle persone contagiate. Sono tutti asintomatici e per le notizie che ho avuto la situazione è sotto controllo. Faccio appello alla cittadinanza – conclude il sindaco di Avola, Luca Cannata –  perché rispetti le misure anti Covid19, tra cui il distanziamento e l’uso delle mascherine”.

Frattanto, sono risultati negativi circa 100 tamponi eseguiti sulle persone che erano entrate in contatto con gli 11 giovani positivi rientrati da una vacanza a Malta. Ne dà notizia il Comune di Canicattini, il centro montano del Siracusano che ha rischiato, nelle settimane scorse, di trasformarsi in un focolaio.

“Sono risultati tutti negativi i 97 tamponi eseguiti  dall’ASP a Canicattini Bagni agli invitati alla festa di compleanno di due settimane addietro che aveva visto la presenza di uno degli 11 ragazzi positivi al Covid19 dopo una vacanza a Malta” spiegano dal Comune del Siracusano, aggiungendo che “continua, invece, l’isolamento, sino alla negativizzazione,  per gli 11 giovani canicattinesi contagiati al rientro dalla vacanza a Malta”.

«Tutta la comunità canicattinese – hanno dichiarato il sindaco Marilena Miceli e l’assessore alla Sanità, Mariangela Scirpo – alla luce di questi risultati tira un sospiro di sollievo e si augura che anche i prossimi esami diano esito negativo. Questo non vorrà dire abbassare la guardia, tutt’altro, ma deve impegnarci tutti al più rigoroso rispetto delle norme di prevenzione, uso della mascherina, distanziamento, lavare o disinfettare spesso le mani, ed evitare assembramenti, a salvaguardia della nostra incolumità e di quella degli altri. Da parte nostra incentiveremo i controlli, la nostra comunità non può vivere un secondo lockdown».

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