• In arrivo i fondi statali per le manutenzioni ma Siracusa è stata tagliata fuori
  • Secondo il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara, le responsabilità sono del Comune
  • Tagliati fuori anche Avola, Noto, Lentini, Priolo, Melilli, Floridia e Portopalo
  • 10 milioni andranno ad altri Comuni del Siracusano

Non c’è Siracusa tra i Comuni della sua provincia tra quelli che beneficeranno dei finanziamenti pubblici per la manutenzione di edifici, ponti, viadotti, scuole. Lo denuncia il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara, che chiama in causa l’amministrazione comunale.

Attacco al Comune

“Spiace che il comune di Siracusa non abbia inviato alcun progetto, rinunciando a priori alla possibilità di assicurarsi un finanziamento importante per problemi più che presenti nel territorio aretuseo, ovvero il dissesto idrogeologico o la messa in sicurezza di ponti e scuole. Anche se negli ultimi mesi sono stati diversi i finanziamenti intercettati, sarebbe grave ripetere questi errori e rinunciare ad intercettare importanti linee di credito statali o europeo” dice Paolo Ficara.

Gli altri Comuni esclusi

Sono stati esclusi, da quanto fa sapere Ficara, altri Comuni per irregolarità nell’invio della documentazione e per la mancanza del bilancio 2019 approvato. “Ma ben più grave, ribadisco, è il fatto che Siracusa, Avola, Noto, Lentini,
Priolo, Melilli, Floridia e Portopalo non abbiano nemmeno partecipato, non inviando alcun progetto. Il capoluogo perde per esempio la possibilità di usufruire di 5 milioni di euro, risorse che sicuramente avrebbero fatto comodo”.

Soldi in provincia

Secondo quanto riferito dal deputato del M5S, in provincia di Siracusa arriveranno risorse per un totale di circa 10 milioni di euro per i Comuni che hanno fatto richiesta: Francofonte, Palazzolo e Rosolini (2,5 milioni ciascuno), Buccheri, Cassaro e Solarino per quasi 1 milione ciascuno. Saranno invece successivamente finanziati con lo scorrimento della graduatoria i progetti presentati dai comuni di Buscemi e Ferla.

L’ammontare delle risorse

Sono stati assegnati, secondo il deputato nazionale, i primi 1,85 miliardi che serviranno a far partire ben 2.846 interventi per mitigare il dissesto idrogeologico. Oltre il 60% delle risorse va al Sud Italia. Altri 1,75 miliardi, già assegnati per il 2022, serviranno a finanziare ulteriori opere con lo scorrimento della graduatoria. Per i circa
3.000 interventi che restano fuori, il governo cercherà di trovare le risorse tra le pieghe del Recovery Plan”, spiega Paolo Ficara.