“Si svuota il reparto Covid, ma restano le criticità al Pronto soccorso pulito dell’Umberto I che, di rimando, ricadono anche sull’offerta sanitaria di alcuni reparti. Due errori in uno: sopperire alla mancanza di personale con medici non specializzati in medicina di urgenza e privare alcune Unità di professionalità necessarie alla cure di altre
patologie.”

Così, il segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, e il segretario generale della Cisl Medici territoriale, Vincenzo Romano, intervengono su quanto sta accadendo all’Ospedale Umberto I di Siracusa e, nello specifico, al pronto soccorso no-Covid allestito negli spazi dell’ex Oncologia. “La Cisl medici, sia in incontro sia con lettere, ha posto più volte il problema alle Direzioni aziendale e di presidio – affermano Carasi e Romano – Dopo le disposizioni di servizio del 6 aprile scorso, questo sindacato ha chiesto di rimodulare queste decisioni che, comprendiamo benissimo, sono anche figlie dell’emergenza sanitaria in atto. Il problema è stato riproposto nell’incontro del 13 maggio e affidato ad un atto formale di rimostranza il 18 maggio.

“A distanza di due settimane nessuna risposta è arrivata dall’Asp – aggiungono i due segretari – Riteniamo, in questa fase di ripresa, necessario un incontro, che chiederemo formalmente domani, per confrontarsi e condividere alcuni passaggi che garantiranno il – speriamo veloce – ritorno alla normalità. La decisione della Direzione medica del Presidio ospedaliero – sottolineano Carasi e Romano – di sopperire alle gravi carenze di personale medico trasferendo al Pronto Soccorso urologi, otorinolaringoiatri, nefrologi, deve essere rivista. Parliamo di professionisti di alto livello nelle rispettive discipline che si stanno prodigando in un settore, quello dell’emergenza, che vive spesso
altri tempi e altre esigenze. I medici continuano ad essere, insieme a tutto il personale sanitario, gli eroi di questo tempo, – continuano i due segretari – non vorremmo che adesso si trasformassero in martiri. Il Pronto Soccorso fronteggia l’emergenza, lo sanno bene i medici che vi lavorano e che hanno bisogno di essere affiancati da colleghi all’altezza del compito e non di soluzioni utili per coprire un casella.

“Quello che sta accadendo, inoltre, – aggiungono Carasi e Romano – sta arrecando un disservizio ai reparti da cui i professionisti vengono sottratti e che riduce il personale di turno. Un problema che gli stessi primari delle varie Unità Operative hanno segnalato alla Direzione Sanitaria e che la Cisl Medici ha più volte richiamato negli interventi fatti. Se la fase 2 riferita alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere deve mirare al ritorno alla normalità – concludono il segretario generale della Cisl e il segretario generale territoriale della Cisl Medici -, non si può continuare a tirare la coperta ormai troppo corta. L’Asp ha annunciato un piano di assunzioni che mira a rinforzare i settori tecnici ed amministrativi. Ora si assumano medici e specialisti con competenze adeguate. Tutti i siracusani meritano un’assistenza sanitaria di alto livello e tutti i professionisti presenti all’Umberto I hanno il diritto di poterla
assicurare.”