Dal vertice in Prefettura, a Siracusa, convocato per affrontare il fenomeno della movida violenta, è emerso che “non ci sono in città baby gang” come assicura il prefetto, Giusi Scaduto.

Non ci sono baby gang

Negli anni scorsi, circa 10 anni fa, c’erano dei ragazzini terribili, residenti ad Ortigia, il centro storico della città, autori di aggressioni e pestaggi ai danni di loro coetanei ma dalle relazioni delle forze dell’ordine, tra cui polizia e carabinieri, è esclusa questa opzione per i recenti episodi violenti, per cui le attenzioni degli inquirenti si sta spostando su singole persone, certamente appartenenti ad ambienti criminali.

Riflettori su via Italia 103

Secondo alcune fonti istituzionali, il cerchio si starebbe stringendo su persone residenti nell’area di via Italia 103, una delle zone in cui il degrado sociale è più sentito, oltre ad essere una delle principali piazze dello spaccio della città, dove opererebbe un gruppo capace di controllare il traffico di droga, come emerso in una inchiesta della Dda di Catania di almeno due anni e conclusa da polizia e carabinieri con 27 arresti.

L’allarme in città

Ma la droga, nei fatti accaduti la settimana scorsa, in particolare in prossimità di un locale della zona umbertina, ai piedi di Ortigia, non c’entrerebbe nulla. Emergerebbe, invece, l’atteggiamento spocchioso e violento di uno o più giovani, che avrebbero fatto valere la loro forza ai danni di un ragazzo e di una coppia intervenuta in sua difesa. Non sarebbe, però, l’unico episodio, se ne sarebbero registrati altri, del resto due parlamentari, uno nazionale, Stefania Prestigiacomo, l’altro regionale, Giovanni Cafeo, hanno lanciato l’allarme dopo aver avuto informazioni sui pestaggi nella zona della movida siracusana.

Indagini su aggressori

Come primo passo, si è deciso di potenziare i controlli, ma lo avevano già fatto le forze dell’ordine nelle ore successive all’aggressione, al punto che le Volanti hanno sanzionato il gestore di un locale, responsabile di aver somministrato bevande alcoliche a minorenni. Il focus di polizia e carabinieri è puntato sulla raccolta di prove per inchiodare i responsabili dei pestaggi.

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