• Scempio sulla spiaggia di Portopalo
  • Fila di blocchi in cemento armato in prossimità della battigia
  • Sequestro della Polizia municipale
  • La Procura ha aperto un’inchiesta

E’ una delle spiagge più suggestive della Sicilia sudorientale: Carratois si trova a Portopalo di Capo Passero ed è meta di tanti appassionati del mare, provenienti da ogni parte del mondo, desiderosi di un tuffo nelle acque cristalline della punta estrema della Sicilia.

Il cemento sul mare

Ma ieri mattina, dopo una segnalazione, gli agenti della Polizia municipale hanno fatto un salto in questa spiaggia, trovando, a ridosso del bagnasciuga, dei blocchi in cemento armato, come riportato nell’articolo firmato da Sergio Taccone su La Sicilia. Era stata, insomma, realizzata una base per la realizzazione di un’opera, forse un mini stabilimento o un bar, totalmente abusiva. Ma gli investigatori hanno posto sotto sequestro quella fila di blocchi di cemento e contestualmente aperto un’inchiesta sulla vicenda per individuare i responsabili dello scempio.

L’abuso a Noto

I carabinieri hanno denunciato D.G.S., 44 anni, di Noto, per avere realizzato, senza alcuna autorizzazione, una struttura destinata all’allevamenti di polli e bestiame, in un terreno, a Noto, destinato alla costruzione di una scuola. L’uomo, iscritto nel registro degli indagati della Procura di Siracusa con le accuse di invasione di terreno pubblico ed abusivismo edilizio mentre il manufatto è stato posto sotto sequestro.

I militari della Compagnia di Noto hanno avviato le indagini dopo alcune segnalazioni hanno condotte delle verifiche per accertare la regolarità della realizzazione del manufatto in cemento, vasto circa 45 metri quadrati, ricavato in un terreno di proprietà dell’ex Provincia regionale di Siracusa “e ricadente in zona “AS”, quindi area dedicata per l’istruzione dell’obbligo ed infatti attiguo all’Istituto Superiore “M. Raeli” di via Pitagora” spiegano dal comando dei carabinieri di Siracusa.

Non è stato difficile per i carabinieri rintracciare il “proprietario” di questa struttura, infatti nello spazio di poche ore hanno identificato il responsabile, che, appena notata la presenza dei militari nel suo garage si sarebbe fatto subito avanti per asserirne la regolarità ma è stato deferito alla Procura della Repubblica aretusea.