Alcuni residenti di una palazzina di edilizia popolare in via Algeri, nel rione della Mazzarrona, a Siracusa, hanno segnalato delle possibili lesioni riconducibili alla forte scossa di terremoto che si è registrata nella serata di ieri nella Sicilia sudorientale.

Sono stati gli stessi condomini ad avvertire i vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa che hanno compiuto dei sopralluoghi e nelle prossime ore ci sarà una relazione sull’ispezione. I controlli da parte dei pompieri sono scattati nelle ore successive al sisma, in particolare ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, che porta ancora, in alcune aree, i segni del sisma del 13 dicembre del 1990. Non risultano danni agli edifici, molti dei quali ricostruiti grazie alla legge post terremoto.

La scossa si è avvertita soprattutto nel Ragusano senza creare danni ma il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, nelle ore successive al terremoto, ha disposto la chisura delle scuole. Stesso provvedimento è stato adottato dai commissari di Vittoria, un altro Comune ibleo dove il sisma si è avvertito.

“La Commissione Straordinaria, tramite la Protezione Civile e la Polizia Municipale ha attivato il Centro operativo Comunale e predisposto – si legge in un post dell’ufficio comunicazione del Comune di Vittoria –  controlli nei punti critici. Non sono stati riscontrati problemi particolari. Da parte della popolazione non sono pervenute segnalazioni, ma solo richieste di informazioni. E’ stata emanata ordinanza di chiusura delle attività didattiche e amministrative delle scuole di ogni ordine e grado per la verifica degli edifici”.

Ieri sera, comunque, a Vittoria, così come in altri Comuni, tante persone sono scese in strada dopo aver avvertito la scossa ma non risultano persone ferite. I sopralluoghi, comunque, scioglieranno le ultime riserve su possibili danni alle palazzine, private e pubbliche.

Il terremoto ha provocato lesioni in un edificio di otto piani a Gela, in provincia di Caltanissetta, sul versante sud occidentale dell’isola.

foto Franco Assenza