Undici arresti e 37 denunce a piede libero: è il bilancio della “Rete Antiviolenza dei Carabinieri” della Compagnia di Mazara del Vallo sui territori di Mazara del Vallo, Campobello e Salemi a partire da gennaio 2019.

Il tunisino sin da subito si mostrava particolarmente nervoso e restio a fornire le proprie generalità. Da un controllo al terminale emergeva, infatti, che lo stesso era irregolare sul territorio nazionale ed era già stato raggiunto da ben tre ordini di espulsione.

Fortunatamente, personale appartenente ad un istituto di vigilanza privata, mentre effettuava un giro di controllo nella zona, notava la finestra che il giovane, nell’introdursi in casa, aveva lasciato aperta e, insospettendosi, chiamava i Carabinieri.

Determinante per l’arresto la tempestiva segnalazione ai poliziotti del Commissariato di P.S. “Partinico” da parte di alcuni solerti cittadini che avevano assistito pochi attimi prima alla consumazione del reato e che avevano seguito il responsabile, comunicandone la posizione al “113”.

I Carabinieri hanno visto e controllato il giovane che si muoveva con circospezione e tentava di allontanarsi alla vista della pattuglia.

Fermato un soggetto tunisino indiziato del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver organizzato e condotto, quale scafista, un viaggio dalle coste tunisine a quelle dell’isola di Pantelleria, con a bordo due connazionali.

All'arrivo dei militari dell'Arma - che nel frattempo avevano circondato il covo - Zayar ha cercato di fuggire ma è stato fermato.

Secondo i carabinieri il giovane ha forzato la finestra del bagno ed è entrato la notte scorsa nel negozio.

Ieri pomeriggio i Falchi percorrendo la via Maqueda, all'altezza della via Torino, a Palermo hanno visto una donna che urlava e che stava subendo lo scippo del cellulare.