Confermato, dalla Cassazione, il 'taglio' dei risarcimenti per i familiari delle vittime della strage di Ustica - 81 morti sul volo Itavia da Bologna a Palermo del 27 giugno 1980 - così come deciso dalla Corte di Appello di Palermo il sette luglio 2017.

A distanza di 40 anni non si conosce ancora la verità anche se ormai, nonostante i tanti silenzi, gli strani suicidi e i depistaggi, quanto è avvenuto quella sera appare molto chiaro.

A distanza di 40 anni non si conosce ancora la verità anche se ormai, nonostante i tanti silenzi, gli strani suicidi e i depistaggi, quanto è avvenuto quella sera appare molto chiaro.

A disporre l'acquisizione dell'audio è stato il sostituto procuratore Erminio Amelio, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro ancora oggi aperta presso la Procura di Roma.

La richiesta per avere accesso agli atti e per la loro divulgazione a 40 anni dalla tragedia che il 27 giugno 1980 costò la vita a 81 persone che erano a bordo del Dc9 Itavia in volo da Bologna a Palermo.

Si prolunga quindi l'infinita battaglia civile dei familiari delle 81 vittime della strage aerea di Ustica, quando un Dc9 Itavia, partito da Bologna per Palermo, si inabissò nel mare Tirreno.

All'alba del 28 giugno vennero trovati i primi corpi delle vittime. Non ci furono superstiti: persero la vita 81 persone: tutti i 77 passeggeri, tra cui 11 bambini e quattro membri dell’equipaggio.

Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Palermo rigettando il ricorso dell'avvocatura dello Stato avanzato in sede civile contro il risarcimento

Verità scomode che devono restare segrete. Sarebbero emersi documenti clamorosi sulle stragi di Ustica e Bologna ma il governo Renzi mantiene il segreto. Quindi, l’opinione pubblica ‘deve’ restare all’oscuro. Si […]