L'assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha liquidato agli enti i fondi per il 2024: 3,2 milioni di euro serviranno per pagare le integrazioni

L'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato un avviso rivolto anche agli enti

Circa 3,6 milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) dell'isola

Si è tenuto stamattina a Palermo, davanti alla sede dell’assessorato regionale della Famiglia e Lavoro, un presidio dei dipendenti delle Ipab messe in liquidazione.

Ancora sul filo circa 200 lavoratori in Sicilia. Al governo regionale si chiede di dar seguito agli impegni

Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la firma del decreto da parte del presidente del Consiglio dei ministri

L’opportunità con un bando della Regione da 29 milioni di euro. A poter partecipare i Comuni per migliorare i servizi.

Ipab, sottoscritto protocollo per riqualificare il personale socio-assistenziale e impiegarlo nel settore sanitario pubblico regionale. Foti: “Grande passo in avanti, ora pianificare formazione al Cefpas e l’entrata in servizio del personale nelle Asp territoriali”. Soddisfatti i sindacati.

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana l’avviso che prevede la concessione di contributi per il pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori di queste strutture relativamente al 2021.

Verrà pubblicato all’inizio della prossima settimana l’avviso pubblico con cui il governo Musumeci ripartirà 5 milioni di euro nei confronti delle Ipab isolane, al fine di contribuire al pagamento degli stipendi del personale.

“Anche quando la loro Ipab non è più operativa - affermano i segretari generali delle tre organizzazioni, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango – i dipendenti non sono stati licenziati e quindi, formalmente, non sono disoccupati, né sono al lavoro.

L'attenzione dell'Unità di crisi regionale è rivolta anche alle persone senza fissa dimora, che diventano un potenziale pericolo per la loro salute e quella degli altri.

L'audizione in relazione a un documento dell'ufficio legislativo della Regione Siciliana, e nel quale un parere di sette pagine, chiarisce e ribadisce che l'Ipab Cardinale Ruffini e' pubblica.

Intanto i sindacati chiedono di vigilare alle istituzioni regionali e verificare cosa sia successo dall’estinzione al mancato assorbimento nei Comuni

Magistrati e ufficiali delle forze dell’ordine nonché dirigenti e funzionari direttivi delle amministrazioni pubbliche, in servizio e in quiescenza, potranno iscriversi all’albo regionale dei commissari delle opere pie.

"Particolarmente importanti sono le norme sui PIP, quelle sulle IPAB e quella per i comuni che hanno difficoltà a pagare gli stipendi, che siamo riusciti a far approvare in sintonia con il governo".

“Nell'ignavia di tutti, da 20 mesi i dipendenti dell'Opera Pia Palagonia sono senza stipendio. Nonostante questo, continuano ad assistere gli anziani ricoverati nell'istituto e anche oggi non hanno fatto mancare l'assistenza", dichiara il segretario generale della Funzione pubblica Cgil Giovanni Cammuca.

Convocata per ore 12.30, la commissione Affari istituzionali torna sulla riorganizzazione delle Ipab siciliane, alla presenza dell’Anci Sicilia, dell’Ares-Ipab Sicilia, dell’Ansdipp Sicilia Ipab, dei rappresentanti della Conferenza episcopale siciliana e […]

La Regione siciliana a 18 anni dalla sua entrata in vigore non ha ancora recepito la legge nazionale di riordino del settore.

"Ci sono lavoratori - spiega Foti - che vantano stipendi arretrati fino a 70 mesi".