Continua l'eco lunga delle polemiche dopo gli attacchi spesso sopra le righe legati alla mozione di sfiducia bocciata ieri sera all'Ars ma il vero terreno di confronto sulla tenuta di maggioranza e opposizione sarà la legge di stabilità in discussione dalla prossima settimana

Mentre tutti considerano la seduta di oggi solo una formalità, una vetrina per le opposizioni, il deputato questore Vincenzo Figuccia dai banchi della maggioranza non esclude colpi di scena.

Dalle 14 il dibattito all'Ars. Più una formalità politica che altro visto che la maggioranza conta su 44 voti, compresi quelli della Dc, con i quali respingerà in modo netto l'assalto delle opposizioni. Per Pd e 5 stelle più che altro al conquista di una platea di tre ore per illustrare i propri 12 motivi di contestazione

"La vita quotidiana del presidente della Regione Siciliana non è semplice, non è una vita facile, non è una vita in discesa. È una vita tutta in salita" dice Schifani sui social. Su questo imposterà la sua risposta alla sfiducia. Una mozione velleitaria secondo tutti i partiti di maggioranza.

SI tratta di un documento semplice, in sole 3 cartelle. Analizzata dagli uffici nell'arco di qualche ora. L'accelerazione ha consentito di stabilire subito la data di trattazione

Nessuna conseguenza sulla giunta di governo e sugli equilibri in maggioranza dalla nuova tegola giudiziaria, in realtà già attesa. E intanto oggi le opposizioni presentano la mozione di sfiducia

"Sono estremamente sereno. In questi anni ho sempre operato per il bene della comunità garantendo trasparenza amministrativa", dice il sindaco

Depositato il documento all’Ars. L’attacco dei due gruppi parlamentari di Cateno De Luca

I gruppi parlamentari Sud chiama Nord e Sicilia Vera hanno presentato la mozione di sfiducia a Schifani "per aver svenduto la Sicilia agli interessi unilaterali dello Stato Italiano"

Arrivano le prime reazioni politiche alla mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Nello Musumeci.

Il presidente della Regione ha inviato una lettera di censura per Salvatore D'Urso dopo un suo post di critica sui parlamentari Ars.

Anche Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano di Più Europa si schierano apertamente per la mozione di sfiducia al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Ed invitano anche gli altri consiglieri comunali a firmare le dimissioni “in bianco”.

Voglia di mozione di sfiducia dei consiglieri comunali dopo l'attacco frontale del sindaco Orlando al consiglio ad iniziare proprio dal presidente dell'assise Orlando.

Il no alla mozione sembrava quasi scontato ma troppa fiducia fa rischiare la maggioranza e alla fine la mozione viene respinta per un solo voto. Ma se anche l'opposizoone avesse vinto ilv oto non sarebbe bastato vistoc he la norma prevede una maggioranza qualificata per la quale erano necessari, oggi, 24 voti

Con 36 voti contro 24 l'Assemble aha bocciato mlamoziuone dis fiducia proposta dai 5 stelle. La vicenda sarà, peròl, ricordata più per le polemiche sulla campagna di comjunicaizone che sui contenuti politici del documento

Sedici firme. Tante ne servivano al Consiglio comunale per presentare la mozione di sfiducia al sindaco di Messina, Renato Accorinti. Oggi è arrivata la 17esima.

Il documento ha visto la convergenza di tutti i partiti: firme a favore da parte del centrodestra, centristi e in ultimo è arrivata anche quella del capogruppo del Pd con l'avvallo del Commissario del Pd Ernesto Carbone.