La Baglieri, "Il ministero della Transizione Ecologica sta facendo le sue valutazioni in merito e io, sono al lavoro per integrare e revisionare il documento"
di
Redazione
La candidata sindaco di Palermo Rita Barbera molto critica
Botta e risposta fra i deputati 5 stelle e l'assessore Baglieri. Per i pentastellati il piano rifiuti della Sicilia sarebbe stato bocciato dall'Ue ma l'esponente del governo Musumeci replica "dichiarazioni prive di fondamento"
Per Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, "Musumeci fa finta di non sapere che gli inceneritori sono, e lo saranno sempre di più nei prossimi anni, un problema e non la soluzione per gestire la chiusura del ciclo dei rifiuti".
"Adesso la Regione - commenta il presidente Nello Musumeci- al pari di tutte le altre, potrà ancor più agevolmente accedere a tutte quelle risorse comunitarie, fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutture del settore".
Già il 26 gennaio scorso il Cga aveva espresso un parere interlocutorio affermando che "sarebbe stato opportuno corredare il Piano di una parte (o sezione) specificamente normativa
Due anni, a quanto pare, buttati al vento se è vero, come è vero, che adesso è il Cga a fare praticamente a pezzi il piano, sostenendo addirittura che "in esso risulta oltremodo difficile scorgere le norme effettivamente prescrittive e discernere queste da quelle puramente descrittive, esortative o indicative di semplici direttive o di intenzioni".
"No" anche da parte del presidente regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna: "Siamo molto delusi, ci aspettavamo dopo vent'anni qualcosa di serio e concreto".
"La scellerata decisione di bloccare i Termovalorizzatori che il mio governo stava costruendo ha causato il disavanzo economico in molti comuni, un esborso delle finanze della Regione senza precedenti è ridotto la Sicilia un immondezzaio a cielo aperto"
"Ogni ambito provinciale dovrà essere autosufficiente nell’impiantistica scegliendo la tecnologia necessaria a chiudere il ciclo. Priorità in sede di valutazione avranno gli impianti pubblici, in un'ottica di riequilibrio con il settore privato".
I pm, coordinati dall'aggiunto Paolo Guido, stanno tentando di capire se ci siano state pressioni a vari livelli finalizzate ad avvantaggiare imprese legate ad ambienti politici regionali e se in questo intreccio di affari e politica siano coinvolti burocrati regionali.