"La Sicilia e l'Italia intera - dicono i sindacalisti -, in questo momento di drammatica emergenza sanitaria e sociale, con migliaia di morti e di perdita di centinaia di posti di lavoro, con famiglie ridotte sul lastrico, non possono più aspettare e ogni giorno in più perso avrà conseguenze devastanti sul futuro".

Alla politica, in questa fase di crisi di Governo, Bonomi chiede "di uscire dalla gabbia dei personalismi: è la vera emergenza. Si tende troppo a personalizzare e a cercare lo scontro ideologico. Nessuno parla più della realtà, ma la realtà bussa alla porta e presenta il conto".

I manager italiani chiedono un maggior coinvolgimento nelle scelte che riguardano il Recovery Plan e si dicono pronti ad essere convocati dal Governo.

Per Mario Mantovani, presidente di Cida e Manageritalia, intervistato da Claudio Brachino, "un piano del genere va gestito con diverse centinaia, se non un migliaio di manager, persone chiave che vanno mobilitate nel Paese per avere speranza di successo".

Incombe la crisi di Governo I ministri di Italia Viva non votano il Recovery Plan Il piano approvato ugialmente e inviato alle Camere ROMA (ITALPRESS) – Via libera al Recovery […]

Spiega Matteo Renzi: "Stiamo facendo una battaglia di libertà e di coraggio contro il pensiero unico di larga parte dei talk e dell'informazione di palazzo".

"Queste manutenzioni – continua Miconi - non possono essere abbandonate alla scarse risorse degli enti locali o restare in attesa che lo Stato liberi delle risorse per darle ai comuni, ma devono trovare uno spazio all’interno dei progetti del recovery plan".

La risoluzione è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e del PD che, pur condividendo quasi in toto l’elenco degli interventi suggeriti, hanno ritenuto di non dover approvare il testo definito per la presenza di un chiaro riferimento alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

"Alla luce di questa bocciatura, ci auguriamo che il presidente Musumeci si attivi immediatamente per avviare un confronto proficuo con il governo nazionale per definire una strategia di intervento per rilanciare le opere da realizzare, a partire da quelle immediatamente cantierabili".

Renzi si dice non  a caccia di poltrone, ma manda un altro “missile” politico a Conte Ha presentato il suo progetto di Recovery Plan che suona come ultimatum L’ultimatum è anche […]

I dati fanno riferimento al periodo gennaio-agosto 2020, soddisfatto Ance perchè il 2020 è stato un anno positivo

“L’ultima bozza del Piano Nazionale di ripresa e di resilienza – spiega Attiva Sicilia - pare che assegnerebbe al Meridione d’Italia solamente il 34% dei circa 64 miliardi di euro"

Il comitato ha scritto ai deputati di Camera e Senato eletti in Sicilia per chiedere loro un incontro in presenza digitale.

Confindustria ritiene il Recovery Fund insufficiente I ritardi nella composizione del piano preoccupano Si teme che il budget sia in fase di spesa senza una visione strategica

Dopo l'attacco al Governo nazionale sui soldi del Recovery Plan da parte del presidente della Regione, affondo del vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara che lo attacca sul ponte sullo Stretto.

Il governatore precisa: "Il discorso sul ponte è aperto da 140 anni, per noi ci vuole questo collegamento stabile sullo Stretto di Messina per consentire il celere movimento di persone e merci".

"Se poi occorre entrare nel merito delle proposte della Regione, - ha detto Armao - siamo ovviamente disponibili a farlo, nella corretta dialettica, ma utilizzare le miopi scelte nazionali per criticare quelle adottate a livello governativo regionale è un esercizio poco lungimirante”.

Le parole di dell'assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà

"Siamo veramente dispiaciuti per l’assenza del Ponte sullo Stretto di Messina tra le opere previste dal Recovery Plan". Lo dice Gianfranco Gentile Portavoce Cars.

Il Movimento 5 stelle difende il governo Conte e attacca il governo Musumeci