“Andrò avanti per l’interesse generale sulle assunzioni del personale della sanità, è mio dovere e responsabilità. E lo farò per garantire almeno la rete di emergenza-urgenza e i Lea, i livelli essenziali d’assistenza obbligatori. Da tre anni abbiamo il segno più nei nostri conti , quando nel 2008 eravamo l’ultima regione d’Italia. A chi vuole in maniera surrettizia legare la sanità con le elezioni, ricordo che i concorsi non si gestiscono ma si applicano le graduatorie e le procedure pubbliche. Su questo non farò sconti a nessuno”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla direzione sanitaria dell’ospedale S. Antonio Abate di Trapani per fare il punto sulla bozza di piano regionale della rete di emergenza-urgenza rispondendo, di fatto, alle voci di un no in arrivo dal Ministero e in vista del vertice di maggioranza di domani che affronterà anche e principalmente le questioni della sanità
“In questi giorni – ha aggiunto Gucciardi – mi è sembrato di vivere in un clima surreale. Ho sentito di tutto, addirittura c’è stato chi mi ha accusato di aver favorito l’ospedale di Salemi, altri di averlo affossato. Io però continuo a lavorare, le strumentalizzazioni politiche le rispedisco al mittente, in certi casi con fastidio, perché non stiamo discutendo di costruire o meno una strada, ma affrontiamo una materia come la salute che ha un alto profilo etico. Ho sentito che chiuderemo gli ospedali, ma non si chiuderà nessun ospedale, che diminuiremo i posti letto, quando dai 16.600 attivati all’1 gennaio 2015 diventano 18.051 nella bozza di piano. Oppure che scompaiono i reparti di rianimazione, quando tre esperti stanno progettando l’intera rete di rianimazione con la terapia intensiva e la semi intensiva. Così come stiamo creando la rete di riabilitazione e quella delle neuro-urgenze”.
Sulle ricadute in provincia di Trapani (provincia da cui viene l’assessore e dove si è tenuta la conferenza stampa) della bozza di rete delle emergenze-urgenze è intervenuto poi il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola.
“E’ stato detto che in provincia di Trapani perdiamo posti letto, quando passiamo da 905 a 961. Mentre l’ospedale di Trapani assurge al ruolo di Dea –dipartimento di emergenza e accettazione – di primo livello, passando da 393 a 434 posti. Si è detto che perderemo unità operative complesse quando invece saranno 51, con tre strutture complesse di oncologia in provincia, con la rete di anestesia e rianimazione, con nuovi servizi come la reumatologia, l’ematologia, la gastroenterologia, con un ospedale come Salemi in cui concentriamo riabilitazione e neuroriabilitazione, hospice, lungodegenza e geriatria. Questa bozza di piano – ha concluso De Nicola – nella nostra provincia, e credo anche nelle altre, razionalizza, incrementa e migliora l’assistenza e i servizi all’utenza”.
Ma intanto, nel corso della mattina, era arrivato lo stop di Ncd per quanto riguarda l’incontro di maggioranza con l’annuncio che domani diserterà il vertice (leggi qui)
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