Due condanne per rissa e maltrattamenti nei confronti di altrettanti uomini della provincia trapanese. Per uno di loro si sono riaperte le porte del carcere, l’altro invece dovrà scontare ai domiciliari. I carabinieri hanno dato esecuzione agli ordini restrittivi emessi dalla Procura di Marsala.

L’arresto a Petrosino

In particolare, a Petrosino i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 68enne in seguito all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala. L’uomo, ritenuto responsabile di aver partecipato ad una rissa nel 2013 nella stessa cittadina petrosilena, dovrà scontare la pena di 5 mesi di reclusione domiciliare.

L’arresto a Marsala

I carabinieri della stazione di Marsala, invece, hanno eseguito un ordine per la carcerazione nei confronti di un 49enne. L’uomo è stato trasferito nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani per scontare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione a conclusione dell’iter processuale in cui è stato condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nel 2018.

I recenti precedenti

Nella provincia trapanese sono diversi gli episodi di maltrattamenti e risse. Ad Alcamo ad esempio nello scorso febbraio in 5 hanno dato vita ad una violentissima rissa. Tutti erano armati, chi con mazze, chi con bastoni, chi addirittura con un fucile da sub. Uno dei coinvolti ha chiamato i carabinieri ed il loro tempestivo intervento ha evitato che la zuffa potesse trasformarsi in tragedia. Per tutti e 5 è arrivata la denuncia. Nei giorni scorsi un 35enne palermitano è stato allo stesso modo condannato e dovrà scontare la pena residua di 7 anni e 7 mesi per i reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. Per questo motivo è stato condotto in carcere.

Nei giorni scorsi altri due arresti a Marsala

Qualche giorno fa ci sono stati due arresti a Marsala, sempre nel trapanese, dei carabinieri. In un caso si è trattato di un’evasione dai domiciliari, nell’altro dell’esecuzione di una condanna in via definitiva per reati contro il patrimonio. Nel primo caso a finire in manette è stato un uomo di 32 anni sorpreso ad aver violato le prescrizioni imposte relative agli arresti domiciliari. Nel secondo caso un 30enne marsalese è stato condannato in via definitiva e doveva scontare ancora la pena residua di 2 anni di reclusione per reati contro il patrimonio.

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