Hanno demolito la parete di casa propria per occupare abusivamente anche l’appartamento accanto. In pratica è come se avessero allargato la propria residenza non avendone però diritto. Un intero nucleo familiare per questo motivo è stato denunciato dai carabinieri a Mazara del Vallo.

L’operazione nel quartiere popolare

L’operazione è scattata nel quartiere popolare che si trova nella cosiddetta zona di “Mazara due”. In tre sono stati denunciati con le accuse di danneggiamento ed invasione di edifici. Tutti risultano essere residenti nella stessa abitazione e, secondo quanto appurato dai militari dell’Arma, avrebbero abbattuto una parete del loro immobile con l’obiettivo di occupare anche l’attiguo appartamento, al momento disabitato.

Altri controlli, furto di energia elettrica

I controlli dei carabinieri si sono estesi anche su altri fronti. In un condominio sempre a Mazara del Vallo invece i carabinieri hanno denunciato altre 6 persone, residenti in sei diversi appartamenti dello stesso stabile. Avrebbero abusivamente creato un allaccio alla corrente pubblica per un furto di energia in fase di quantificazione accertato da personale qualificato.

Controlli anche su strada

Nello stesso contesto operativo, durante i controlli al codice della strada un 42enne di Salemi è stato denunciato in quanto sorpreso alla guida del suo veicolo senza patente perché mai conseguita con reiterazione nell’ultimo biennio. Sono stati infine segnalate alla prefettura di Trapani due persone in quanto trovate in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente di tipo hashish e marijuana.

Altra operazione antiprostituzione

Sulla cittadina marinara proprio in queste ore si è materializzata anche un’altra operazione dei carabinieri sul fronte del contrasto alla prostituzione. Una casa a luci rosse è stata scoperta dalla finanza a Mazara del Vallo, nel trapanese. Tanti i clienti che nelle ore notturne affollavano l’immobile che si trovava quasi in zona centrale. A gestire gli affari, in un certo modo, un cinquantenne a cui è stato dato il divieto di dimora. Dentro l’immobile diverse ragazze straniere che si guadagnavano da vivere vendendo il proprio corpo.

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