Col monopattino fuori dal proprio paese di residenza, sorvegliato speciale finisce di nuovo nei guai. E’ stato ancora una volta arrestati dai carabinieri e questa volta vengono anche inasprite nei suoi confronti le misure cautelari. Per quattro volte a settimana sarà obbligato a recarsi in caserma. Nel mirino un noto pregiudicato di Paceco, nel trapanese.

L’ennesimo arresto

I carabinieri della stazione di Paceco hanno arrestato un 42enne residente in paese, accusato di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale e di dimora nel comune di residenza a cui era sottoposto. I militari dell’Arma, impegnati in un normale servizio perlustrativo, durante un posto di blocco, sottoponevano a controllo il noto pregiudicato pacecoto, alla guida di un velocipede. L’uomo negli ultimi mesi è stato arrestato 3 volte dagli stessi militari per le reiterate violazioni alle misure di prevenzione cui è sottoposto.

Le violazioni

L’uomo anche questa volta avrebbe violato le misure in quanto è stato fermato fuori dal territorio di Paceco, per l’esattezza a Misiliscemi. In questo modo ha violato le prescrizioni imposte dal giudice. A seguito della convalida dell’arresto, oltre alle misure di prevenzione a cui già era sottoposto, al 42enne è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per 4 volte a settimana.

Altro giovane nei guai

Nei giorni scorsi nuovi guai anche per un 28enne di Trapani che è stato ancora una volta arrestato dai carabinieri ed ancora con il regime dei domiciliari. L’accusa per lui è di evasione. Ha manomesso anche il braccialetto elettronico ed è evaso dai domiciliari. Ad accorgersi dell’ennesima violazione sono stati i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Trapani. In particolare l’uomo, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in quanto aveva ripetutamente violato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, dopo aver manomesso il dispositivo, si era allontanato dalla propria abitazione. A seguito di questa circostanza, i militari dell’arma in servizio di pattuglia sono stati contattati dalla locale centrale operativa in quanto si erano resi conto che era scattato l’allarme relativo al dispositivo elettrico applicato al giovane.

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