Due mila euro di contributo per ciascuna famiglia dei pescatori da oltre un mese bloccati in Libia dopo il sequestro dei propri pescherecci. Questo il provvedimento che il consiglio di Presidenza dell’Ars ha voluto a prendere per sostenere i familiari dei diciotto marinai coinvolti in questo sequestro.

“Questa mattina ho sentito telefonicamente tutti i membri del Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana e abbiamo deciso di deliberare un contributo di 2.000 euro per ogni famiglia dei 18 pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati in Libia da oltre un mese”.

Lo ha comunicato il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, che ha esortato il premier Conte a mettere in atto ogni iniziativa utile per la liberazione degli ostaggi.

“A questo punto – ha aggiunto Miccichè – chiedo che il governo italiano si adoperi immediatamente, anche inviando un diplomatico, qualora lo ritenesse opportuno, per ottenere notizie certe sullo stato di salute dei nostri connazionali”

I familiari intanto continuano a premere sul Governo con un presidio stabile davanti Montecitorio.

Gaetano Armao, durante i lavori dell’adunanza plenaria a Bruxelles, ha sollecitato l’intervento dell’Istituzione europea al fine di assicurare giustizia ed un trattamento umanitario agli equipaggi dei due pescherecci siciliani reclusi in Libia.

“Ci troviamo di fronte un ennesimo attacco della marineria siciliana – scriveva Armao al Presidente del CdR – al quale vi deve essere una risposta che non può essere solo dell’Italia, che finora non è stata peraltro in grado di risolvere questa crisi, ma che deve coinvolgere l’intera Unione Europea, ribadendo che l’Unione, proprio in casi come questi, che pongono in discussione la libertà di propri cittadini e la libera circolazione nelle acque nazionali ed internazionali, sa reagire in modo coeso ed efficace.”

La richiesta dell’esponente del Governo Musumeci, segue le determinate prese di posizione del Presidente della Regione sulla carcerazione dei marinai provenienti dalla Sicilia, ed è stata accolta, dopo il colloquio avuto a Bruxelles, dal Presidente Apostolos Tzitzikostas, il quale oltre a garantire l’appoggio richiesto al Comitato europeo ha dato disponibilità a supportare il Governo regionale nell’apertura di un canale di comunicazione fattivo presso le autorità di Bengasi.

Nella sua lettera di risposta, Tzitzikostas, ha inquadrato il supporto nell’ambito della cosiddetta Iniziativa di Nicosia per le collettività locali libiche che: “ha saputo creare negli anni una rete capace di attivarsi per l’implementazione di progetti volti allo sviluppo territoriale; ha altresì creato una rete di fiducia tra sindaci e leader regionali europei e libici in grado di cooperare con pragmatismo anche di fronte a situazioni politiche complesse.”.

Copia della richiesta di intervento al Presidente del Comitato europeo delle Regioni era stata consegnata ieri dal Vicepresidente della Regione al Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci.

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