I carabinieri di Valderice, in provincia di Trapani, hanno denunciato un giovane napoletano di 22 anni per truffa. Avrebbe raggirato un ultrasessantenne, facendogli accreditare 2.000 euro su una postepay. L’uomo sarebbe stato contattato telefonicamente dal ragazzo che, fingendosi operatore di Poste italiane, lo avrebbe indotto a effettuare tre distinti bonifici su una carta intestata al giovane napoletano.
L’sms che annuncia la truffa
Il 22enne avrebbe dapprima inviato un sms parlando a nome di Poste italiane, invitando l’altro a richiamare in quanto il conto corrente risultava a elevato rischio frode. Una volta ricontattato dal 66enne lo avrebbe convinto a versare la somma in diverse trance per allineare il conto in modo da scongiurare ogni rischio.
I consigli dei Carabinieri
I carabinieri ancora una volta invitano “tutti coloro che vengono avvicinati da soggetti che si qualificano quali tecnici o appartenenti a società varie, che chiedono di entrare in casa o che a mezzo telefono fanno richiesta di bonifici o ricariche, a prestare molta attenzione verificando bene prima la posizione del richiedente, rivolgendosi per qualsiasi dubbio alle forze dell’ordine”.
Accusato di truffa per aver spedito del legno via posta, assolto
Un uomo di Serradifalco, M.G.A. di 40 anni, è stato assolto dal reato di truffa dal giudice del tribunale di Caltanissetta Maria Vittoria Valentino. L’uomo era accusato di avere ingannato, nel 2016, un napoletano vendendogli dei pezzi di legno al posto di attrezzature da discoteca per un importo di 2mila euro. Il pagamento era avvenuto tramite PayPal. La difesa ha evidenziato che la presunta vittima del raggiro non aveva subito alcun danno in quanto l’assicurazione aveva già risarcito l’acquirente. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna alla pena di 4 mesi di reclusione mentre il legale dell’imputato, l’avvocato Vincenzo Ricotta, aveva chiesto l’assoluzione per l’insussistenza del fatto di reato. E così è stato. Alla fine il giudice ha assolto dall’accusa di truffa l’imputato.
Altra assoluzione per un contratto di luce
Nei mesi scorsi altro processo per truffa ed altra assoluzione in Sicilia. Ed anche in questo caso l’episodio appare singolare. Il giudice monocratico Martina Belpasso del tribunale di Siracusa ha assolto un’ operaia dell’Enel portopalese, 50 anni. Andò a processo per il reato di truffa nei confronti di un uomo, residente a Palermo. Secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, l’imputata avrebbe sottoscritto un contratto di fornitura elettrica per la sua abitazione, solo che sarebbe stato intestato a quell’uomo, del tutto ignaro.
Donna assolta
A conclusione dell’attività istruttoria il pubblico ministero ha comunque formulato richiesta di assoluzione ma con la cosiddetta formula dubitativa. Questo perché non si è raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputata. Diversa la richiesta avanzata dal difensore, l’avvocato Giuseppe Gurrieri, che ha chiesto invece una sentenza di assoluzione piena per non aver commesso il fatto, considerata l’assoluta mancanza di prove a carico dell’imputata. Dalle indicazioni fornite dalla difesa della donna, l’operaia avrebbe già un contratto di fornitura di energia elettrica, per cui non si comprenderebbe il motivo di averne un secondo. Resta, però, il mistero su quanto accaduto perché non è stato chiarito in che modo sia stato intestato quel contratto al palermitano.
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