Diciassette misure cautelari, firmate dal gip su richiesta della Procura di Agrigento, sono state notificate durante la notte dalla polizia a carico di indagati per spaccio di stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità e tentata estorsione.

Le misure cautelari adottate

Tre indagati sono finiti in carcere, 6 ai domiciliari e per tutti gli altri sono stati disposti – dal gip del tribunale di Agrigento su richiesta della Procura – misure minori come obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Oltre Porto Empedocle alcune misure sono state eseguite anche a Favara, Palma di Montechiaro ed Agrigento.

Pesce e droga

L’operazione è stata denominata “Fish & Drug”. La vicenda giudiziaria, ricostruita dalla Squadra Mobile e dal commissariato di Porto Empedocle, risale al maggio 2019 e prende spunto dall’arresto di un empedoclino che venne bloccato con 5 chilogrammi di hashish. L’indagine, anche in collaborazione con la Guardia costiera di Porto Empedocle, ha permesso il sequestro di oltre 140 chili di hashish e la denuncia di oltre 41 persone alla Procura.

Le ultime operazioni antidroga in Sicilia

Le operazioni antidroga in sicilia negli ultimi giorni si susseguono quotidianamente. Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Ortigia appena tre giorni fa hanno arrestato un siracusano di 24 anni, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno.

Lo scandalo della scorsa settimana

Ma l’attenzione nazionale è stata incentrata soprattutto sullo scandalo della scorsa settimana quando il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha disposto l’arresto di quattro indagati, tra cui 3 poliziotti, accusati a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope e, tra gli altri, corruzione, peculato e falso in atto pubblico.

Le indagini

Nel corso dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Siracusa tra il 2019 ed il 2020, sarebbe emersa la stretta vicinanza di due dei tre appartenenti precedentemente in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia.

Poliziotti spacciatori

Nell’indagine, condotta dai magistrati della Dda di Catania, sarebbe stato scoperto, grazie al lavoro del Gico della Finanza, che dal 2011 al 2018, gli indagati avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le piazze di spaccio.

La droga prima sequestrata e poi venduta

Gran parte della droga che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti ai loro complici, proveniva dai sequestri eseguiti nel corso di indagini. La droga sequestrata veniva sostituita con materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo al posto della cocaina.