Si sta lavorando per fronteggiare ancora l’emergenza migranti all’hotspot di Lampedusa, nell’Agrigentino, dove si trovano quasi 2 mila ospiti a fronte di una capienza di 350. “I migranti, ben 600, che verranno imbarcati sulla nave San Marco della Marina militare, verranno portati a Porto Empedocle – afferma il neo sindaco delle Pelagie Filippo Mannino che questa mattina ha seguito al molo Favarolo le prime operazioni di trasferimento dei migranti -. Domani, probabilmente, la stessa nave tornerà a Lampedusa per imbarcarne altri 600. Stasera, migliorate leggermente le condizioni meteo, con il traghetto di linea Cossydra verranno spostati un altro centinaio di ospiti. Contiamo entro lunedì di svuotare completamente l’hotspot”.

Ieri prima operazione di pulizia

“Ieri è stata fatta un’operazione straordinaria di pulizia della struttura di primissima accoglienza – ha aggiunto il primo cittadino -. E oggi sia il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che il direttore dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo, il prefetto Michela Lattarulo, faranno un sopralluogo all’hotspot di contrada Imbriacola. Poi verrà fatta una riunione, con le forze dell’ordine e i gestori del centro d’accoglienza, – ha concluso Mannino – per valutare cosa sta accadendo e come comportarsi”. L’estate è, del resto, appena cominciata e i flussi di migranti, rispetto agli anni passati, sono già molto più numerosi.

L’ex sindaco: “Il sistema non funziona”

“Il sistema non funziona: basta andare a Porto Empedocle, all’arrivo del traghetto da Lampedusa, per vedere i migranti che, una volta approdati, sono lasciati a sé stessi. Nessuno li conduce nei centri d’accoglienza e nel territorio si vedono lunghe file di persone che, sotto il sole, dirigersi verso la stazione ferroviaria per andare chissà dove. Queste scene danno la misura del disinteresse nei confronti dei migranti”. Parole che ha pronunciato con vena polemica Totò Martello, fino a un mese fa sindaco di Lampedusa.

“C’è un evidente disinteresse”

“Non c’è più un coordinamento – aggiunge l’ex primo cittadino -. Trasferire i migranti contando sul traghetto di linea e sulle navi militari non può che creare queste condizioni di caos. I flussi sono sostenuti, l’hotspot non ha la capacità di contenerli e questo è noto da sempre. Le uniche variabili a determinare gli arrivi sono le condizioni meteo, anch’esse prevedibili. Portare via 500 persone, quando ne sono presenti duemila, equivale a lasciare tutto inalterato e continuare nell’emergenza. Insisto: le immagini dei migranti dispersi per le strade di Agrigento, che stendono i panni sul viadotto Morandi, e quelli ammassati come bestie nell’hotspot di Lampedusa danno la dimensione del disinteresse governativo sulla questione migranti”, conclude Martello.

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