Quali erano le condizioni fisiche e psicologiche dei profughi soccorsi dalla Open arms a cui fu vietato di sbarcare sulle coste siciliane per ben 20 giorni. Sarà questo lo snodo centrale della seconda udienza che si terrà il prossimo 4 marzo nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Imputato l’ex ministro Matteo Salvini che vietò quello sbarco nell’agosto del 2019. E’ accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’uffici.

Il capitano: “Si faccia giustizia”

Tra i testi che saranno sentiti alla prossima udienza figura il capitano della Open Arms, Marc Reig Creus, che alla stampa ha ampiamente già evidenziato il suo punto di vista: “Le condizioni delle persone soccorse peggioravano di giorno in giorno, nonostante gli enormi sforzi dell’equipaggio della Open Arms che si adoperò con ogni mezzo per prestare loro le cure necessarie – ha detto Creus -. I naufraghi furono costretti ad attendere sul ponte della nostra nave subendo sofferenze inutili e gratuite. Inoltre, la disperazione e l’impotenza di fronte al rifiuto di sbarcare in un porto sicuro, spinsero alcuni di loro a tuffarsi in acqua senza che sapessero nuotare, cosa che mise ulteriormente in pericolo le loro vite. Mi auguro che la legge italiana faccia giustizia stabilendo le responsabilità di quegli eventi, dimostrando che i diritti umani devono sempre andare oltre gli interessi politici”.

Gli altri testi

Oltre a Reus saranno sentiti il questore e il prefetto di Agrigento ed ancora i vertici sanitari che successivamente allo sbarco assistettero i profughi per capire le loro condizioni psico-fisiche. Nella prima udienza, il presidente della seconda sezione penale di Palermo, Roberto Murgia, ha ammesso tutti i testi richiesti dalle parti compresi ministri, ex ministri, l’ex premier Giuseppe Conte. Ammesso come teste anche l’attore Richard Gere.

Il caso

Lo scorso ottobre si era tenuta l’ultima udienza a cui aveva presenziato lo stesso Salvini, imputato in quanto all’epoca era ministro dell’Interno. Deve rispondere delle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso della nave dell’ong spagnola, Open Arms, che nell’agosto 2019, dopo avere salvato 147 migranti, rimase in mare per 19 giorni a causa di un divieto di sbarco al porto di Lampedusa. “Difendere i confini, la sicurezza l’onore di un Paese è un dovere, – aveva detto il leader della Lega – andare a processo perché ho fatto il mio dovere è surreale”.

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