Dopo 102 giorni di chiusura riparte, seppur ancora in maniera ridotta e graduale, l’attività sanitaria nell’Istituto Oasi Maria Santissima di Troina.

La struttura di ricerca e cura, che ospita disabili mentali gravi, dal 19 marzo ha fatto registrare 178 persone positive al Covid-19 e sei decessi, uno dei quali non riferibile al Coronavirus. Nessun caso oggi si registra nella struttura che ha fatto istituire alla Regione una delle zone rosse in Sicilia.

Da lunedì, rientrata l’emergenza sanitaria, ci sarà la parziale riapertura all’utenza con i primi quaranta ricoveri di riabilitazione, distribuiti tra la Domus Mariae e la Cittadella dell’Oasi, mentre sono differiti, al momento, i ricoveri per gli acuti e le prestazioni ambulatoriali.

Le operazioni di ricovero e di accesso alle strutture prevedono la fase obbligatoria del Triage, il cui centro è già pronto è realizzato in un’area di 2.000 metri quadrati con ampi parcheggi, entrate e uscite differenziate, collegamenti telematici diretti e le misure necessarie per garantire la sicurezza. L’area si trova nella zona adiacente alla Cittadella dell’Oasi, in contrada Muganà.

L’accesso prevederà i seguenti passaggi: l’ingresso all’area del Triage, misurazione della temperatura ed esecuzione del tampone. il cui esito sarà disponibile entro trenta minuti. Questo consentirà di poter proseguire o con la prima visita medica e l’accettazione amministrativa, oppure, in caso di esito sfavorevole del tampone, il mancato accesso nella struttura e la segnalazione al medico di famiglia o pediatra di riferimento.

Dopo l’area Triage e verificate le condizioni per l’accesso alle strutture, paziente e ed eventuale accompagnatore saranno trasferiti, tramite apposita navetta e con personale dell’Istituto, nei propri reparti di assegnazione.

Durante l’emergenza sanitaria avevano contratto il Covid19 anche il presidente dell’Oasi di Troina, don Silvio Rotondo ed il sindaco della cittadina dell’Ennese.
Una buona notizia dunque anche per gli ammalati che, anche se non ricoverati, guardano all’Oasi di Troina, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, con grande speranza per quanto riguarda le proprie cure.

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