La caponatina di Adelina è una variante della classica caponata siciliana

  • E’ uno dei piatti più citati nei romanzi di Camilleri. La caponatina viene citata in tre volumi del Commissario Montalbano
  • Questo piatto è un classico siciliano. Ma pietanze simili si trovano in tutto il Mediterraneo
  • Il nome del piatto deriva dal greco Capto, che significa tagliato

La Caponatina di Adelina è uno dei piatti preferiti dal Commissario Montalbano. Camilleri cita questa pietanza squisita in tre romanzi della saga del commissario Montalbano.  Ecco la reazione del commissario più amato dagli italiani, quando si trova di fronte la sua prelibata caponatina: “Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare…”.

Le origini di questo piatto risalgono all’antichità. La parola caponata deriva dal greco captos, che significa “tagliato”.  In effetti, la caratteristica della caponata è proprio la presenza di svariate verdure tagliate a pezzi più o meno della stessa misura. La caponata,  come la conosciamo noi, solo  in Sicilia conta su almeno  37 ricette diverse. Diffusa in tutto il Mediterraneo, è generalmente utilizzata come contorno o antipasto, ma sin dal XVIII secolo costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.

Un parente stretto della Caponata è sicuramente il cappon magro. Antico piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure, il cappon magro è una pietanza riservata ai giorni di penitenza e quaresimali. Il pesce e la verdura di cui è composto viene servito su una base di galletta di pane tostato.

Gli ingredienti della caponatina di Adelina

  • 4 Melanzane nere
  • 100 ml Aceto (potete usare quello che preferite)
  • mezzo cucchiai Zucchero
  • 100 g Olive nere o verdi (snocciolate)
  • 1 rametto Basilico
  • 100 g Mandorle pelate
  • 1 cucchiaio Capperi
  • 1 cucchiaio Pinoli
  • 1 cipolla
  • q.b. Olio extravergine d’oliva
  • mezzo cucchiai Uvetta
  • 250 ml Passata di pomodoro (Facoltativa)
  • q.b. Sale e pepe

La ricetta della caponatina di Adelina

  • Lavate le melanzane e tagliatele a dadi, quindi lasciatele per un’ora in un colapasta, cosparse di sale, in modo che perdano l’acqua di vegetazione Trascorso questo tempo, risciacquatele, asciugatele con cura e friggetele in abbondante olio caldo. Quando saranno dorate, sgocciolatele e ponetele su carta da cucina.
  • Affettate la cipolla finemente, quindi fatela appassire in una pentola con un mestolo di acqua. Aggiungete quindi la passata di pomodoro, il basilico, le olive, i capperi, i pinoli e l’uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida e strizzata. Regolate di sale e pepe e fate sobbollire a fuoco basso per 10 minuti. Aggiungete quindi l’aceto e lo zucchero, alzate la fiamma e fate evaporare l’aceto in parte. Unite quindi le melanzane, mescolate e spegnete il fuoco. Prima di servire a tavola, fate raffreddare un po’.

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