Un commerciante nel Messinese dedito al pollice verde, si presume alla coltivazione di droga. Beccato in flagrante dai carabinieri con dello stupefacente sfuso ma anche con semi e terriccio. Si ipotizza quindi proprio per questo che avesse intenzione di coltivare stupefacente.

Arresto in flagranza

Ieri i carabinieri della stazione di Villafranca hanno arrestato in flagranza di reato un 43enne messinese. Il commerciante è ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari, in una via del paese, avevano notato movimenti sospetti dell’uomo e per questo hanno deciso di fermarlo. Sottoposto a perquisizione personale, poi estesa anche alla sua abitazione e all’esercizio commerciale da lui gestito.

Anche semi e terriccio

Nella circostanza, i carabinieri hanno rinvenuto crack, hashish e marijuana, per complessivi 164 grammi. Ed ancora 3 semi di marijuana e 14 recipienti con terriccio pronti per la coltivazione. L’esercente finito agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

A febbraio altro esercente nei guai

Nel febbraio scorso e sempre nel Messinese un altro commerciante fu incastrato per droga, e  non solo.  Per lui doveva essere un controllo per il contrasto al lavoro nero ed alla fine i carabinieri hanno scovato anche un bel po’ di droga. Un esercente di Messina arrestato in flagranza. Nel negozio e in casa trovato dello stupefacente, oltre che un’impiegata in nero. Ad operare in sinergia i carabinieri della compagnia di Messina Centro e del nucleo ispettorato del lavoro di Messina.

A conclusione della verifica ispettiva, i militari dell’Arma hanno accertato violazioni alla normativa di settore. In particolare l’abusivo utilizzo di impianto di videosorveglianza e diverse violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra quelle più gravi l’utilizzo di una lavoratrice “in nero”. Il titolare per questo motivo era stato inizialmente denunciato e multato.

Il tanfo inconfondibile

Durante il controllo, i militari dell’Arma hanno maturato dei sospetti per un persistente odore riconducibile a cannabinoidi. Per questo motivo hanno deciso di andare a fondo e avviare delle approfondite perquisizioni. A primo impatto rinvenute svariate dosi di marijuana e hashish. Ma l’atteggiamento nervoso assunto dal titolare ha indotto i carabinieri ad estendere la perquisizione anche alla sua abitazione.

Ed anche qui non sono mancati i riscontri. I militari dell’Arma hanno trovato oltre 200 grammi di marijuana e la somma in contante di 6.715 euro, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio. I carabinieri hanno quindi provveduto a sequestrare la droga e inviarla ai colleghi dei Ris per le analisi di laboratorio. Nel contempo hanno arrestato l’esercente, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

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