In assenza di un progetto esecutivo, qualsiasi ipotesi di messa in sicurezza dell’abitato di Itala, nel Messinese, è rimasta per anni un puro esercizio di fantasia. Per passare dalle parole ai fatti, l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha finanziato le indagini tecniche, che ne costituiscono il presupposto e che sono state aggiudicate.

Un impegno preso con la cittadinanza e che è stato onorato. Occorrerà, adesso, imprimere un’accelerazione ai lavori, peraltro già garantiti da un apposito stanziamento di oltre un milione e mezzo di euro.

La Struttura diretta da Maurizio Croce, che ha definito le procedure amministrative, intanto rende noto che della progettazione esecutiva per il consolidamento e la regimentazione idraulica del versante a monte del centro abitato si occuperà un raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dall’ingegnere Antonio Pio D’Arrigo.

Era questa l’inversione di tendenza che ci si aspettava dopo undici anni di attesa in un’area colpita dall’alluvione dell’ottobre 2009, con le frane e i danni causati alle case, alle strade, alla rete di sottoservizi. Una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica che si è protratta a lungo, aggravatasi per le infiltrazioni d’acqua piovana in un terreno instabile e soggetto a cedimenti.

Le soluzioni tecniche più idonee consistono nella realizzazione di fossi di guardia in geocomposito, in corrispondenza dei pendii, allo scopo di far confluire le acque negli impluvi naturali. Sarà inoltre collocata una serie di barriere flessibili per bloccare le colate di detriti, oltre a un sistema di consolidamento attivo mediante reti di acciaio a presidio delle zone più a rischio.

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