Intesa raggiunta sul Fondo perequativo di 300 milioni di euro che la Legge di Stabilità regionale ha accantonato per consentire ai comuni di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali e dei canoni che gravano sugli operatori economici come ristoranti, bar e attività turistiche.
I dettagli dell’intesa, definiti ieri nel corso della Conferenza Regione- Autonomie locali presieduta dall’assessore regionale Bernadette Grasso, verranno resi noti nei prossimi giorni.
Intanto il primo riparto di 210 milioni (l’80% dell’importo complessivo) consentirà ai comuni di definire le esenzioni o le riduzioni dei tributi locali per gli operatori economici presenti nel territorio. Questa prima quota si basa su tre parametri: il 75% in base alla popolazione, il 20% sugli operatori economici, il 5% sui trasferimenti del 2019.
“L’accordo che abbiamo raggiunto – ha spiegato l’assessore regionale Grasso – in piena sintonia e in rapporto di leale collaborazione istituzionale su una delle misure più importanti della Finanziaria 2020, quella che deve affrontare la crisi del Covid 19, consente di implementare una misura essenziale per garantire la tenuta finanziaria degli Enti locali in Sicilia. Grazie a ben 300 milioni dalla Regione Siciliana, compensiamo le minori entrate e soprattutto consentiamo alle amministrazioni di tagliare o sospendere i tributi locali. Tutto ciò si traduce in una concreta agevolazione alle imprese, alle associazioni e tutti quegli enti che, a causa dell’emergenza, hanno subito limitazioni sulle loro attività”.
“Esprimo il mio apprezzamento – ha concluso il presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando – per l’importante risultato raggiunto, fondamentale per la ripartenza del sistema produttivo dell’Isola. L’accordo nasce grazie alla piena collaborazione tra Regione ed enti locali che hanno definito un iter più spedito e maggiormente condiviso. Per uscire dal tunnel della pandemia la compattezza degli amministratori locali in spirito di collaborazione istituzionale risulta particolarmente necessaria, collaborazione indispensabile anche per la ripresa del ruolo dei comuni e delle attività economiche nei territori”.
Durante la Conferenza è stato anche affrontato il tema del personale degli enti locali: si è convenuto sulla necessità di prevedere norme specifiche per gli enti locali della Regione Siciliana per un successivo confronto col Governo nazionale.
Le proposte riguarderanno, in particolare, i limiti per l’assunzione di nuovo personale, le stabilizzazioni dei lavoratori a tempo determinato e le particolari difficoltà che affrontano gli enti in dissesto e pre-dissesto.
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