Via ai progetti tra Regione e Agea per contrastare la criminalità in agricoltura e a favore della legalità. Domani, 7 giugno, alle 10, a Palazzo Orléans, il “CFA Live Forum. Tecnologie per la sicurezza, strumenti per la prevenzione”, per presentare alla stampa il progetto “Criminal Focus Area” di Agea, sviluppato per contrastare i fenomeni criminali connessi alle attività produttive.

I fondi del Pon Legalità

L’incontro anche per la presentazione del progetto di videosorveglianza e controllo delle aree a rischio promosso dalla Regione Siciliana, con un importante finanziamento del Pon Legalità. Ci saranno il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il direttore generale Agea, Gabriele Papa Pagliardini, il direttore della segreteria tecnico-amministrativa dei Fondi europei e dei Pon del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, Valentina D’Urso, il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, il direttore del dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione, Federico Lasco, il direttore dell’ufficio Aiuti nazionali e Fead, Pierpaolo Fraddosio, il tecnico del gruppo di lavoro CFA esperto di geomatica, Federica Nonni, il direttore Area di coordinamento Agea e responsabile del progetto CFA, Silvia Lorenzini.

Il modello Cassibile

L’ostello dei lavoratori stagionali all’interno del campo di accoglienza di Cassibile, nel siracusano, diventi una struttura permanente e un “modello” da replicare in altri territori dell’Isola. Questa l’indicazione venuta dal dibattito sul contrasto al caporalato in agricoltura che si è svolto proprio nella struttura rivolta ai lavoratori stranieri, ieri pomeriggio. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Ufficio speciale immigrazione, della Regione Siciliana in collaborazione con il Comune di Siracusa. L’incontro fa parte degli eventi della campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi dello sfruttamento lavorativo in agricoltura “Diritti negli occhi”, promossa dalla Regione all’interno del programma Su.pr.eme. Italia, che si rivolge a società civile, terzo settore, sindacati, associazioni datoriali, scuole, volontariato e lavoratori.

Servizi per contrastare il caporalato

“Coinvolgere il territorio – ha sottolineato l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro Antonio Scavone, intervenendo in videocollegamento – è il passo fondamentale per intraprendere un percorso di cambiamento capace di dare continuità alle azioni che sono state messe in atto con il progetto Su.pr.eme. L’ufficio speciale immigrazione, grazie al sostegno dell’assessorato, ha saputo realizzare e strutturare attività di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura, promuovendo servizi di assistenza alloggiava, salute, formazione e orientamento al lavoro. Adesso getteremo le basi per rendere duraturi i risultati delle azioni avviate per fronteggiare l’emergenza, coinvolgendo le altre Istituzioni, le associazioni, i cittadini e i lavoratori del territorio in primis” .