Si è concluso ieri nella sede Ersu Palermo di viale delle Scienze, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario, il vertice dei presidenti degli Ersu siciliani servito a fare un bilancio del primo biennio e per avviare una nuova intesa per rafforzare servizi e benefici agli studenti. Ampliamento posti letto, rafforzamento dei servizi e valorizzazione del personale interno sono stati al centro del confronto a cui hanno presenziato Giuseppe Di Miceli dell’Ersu Palermo, Pierangelo Grimaudo di Messina, Livio Cardaci di Enna e Salvatore Cannizzaro di Catania.
Le azioni da mettere in atto
Preliminarmente, a poco più di un anno dal primo vertice degli Ersu tenutosi a Messina, sono state esaminate le misure messe in campo per fronteggiare la pandemia da Covid-19, nonché le azioni da mettere in atto per gestire in sicurezza l’erogazione di servizi e dei benefici agli studenti per l’anno accademico 2021/2022 appena iniziato. Si è proceduto, quindi, all’esame del bilancio del primo biennio di attività del nuovo corso iniziato con l’insediamento dei consigli di amministrazione e dei presidenti dei quattro Ersu siciliani nel dicembre di due anni fa. Si è evidenziato come grazie alle azioni comuni adottate con l’impulso e il sostegno dell’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla e del governo Musumeci si siano potute rafforzare le politiche finalizzate al diritto allo studio, con il risultato – per la prima volta in Sicilia – di avere liquidato nell’anno accademico appena terminato il 100% delle borse di studio (con benefici che arrivano sino a 6.000 euro a studente) necessarie per la platea dei circa 30mila studenti aventi i requisiti e facenti parte dei circa 100mila studenti che frequentano università, accademie e conservatori musicali della Sicilia.
Il problema del personale
I presidenti degli Ersu hanno poi condiviso un documento sul tema del personale del comparto Regione in servizio presso gli Ersu (Regione siciliana ed ex Eas), prendendo atto della necessità che si velocizzino le procedure già avviate da governo e sindacati relative alla riclassificazione di tutto il personale finalizzate, in particolare, al riconoscimento di professionalità e titoli del personale in servizio che, ormai da venti anni, non vede possibilità di sviluppo di carriera all’interno dell’amministrazione.
Rafforzare i servizi
Un nuova intesa per rafforzare servizi e benefici agli studenti attraverso nuove strategie di comunicazione è stato un altro punto al centro dell’incontro di Palermo: obiettivo è quello di raggiungere una sempre più vasta platea di giovani per offrire la conoscenza delle opportunità presenti per fruire del diritto allo studio di livello universitario. I presidenti degli Ersu hanno anche deciso di sottoscrivere apposite convenzioni per consentire lo svolgimento del servizio civile presso gli Ersu con il fine di dare più servizi agli studenti attraverso l’impiego dei giovani aderenti al servizio civile.
Più posti letto
Si sono conclusi i lavori dopo avere esaminato il tema della residenzialità universitaria, con l’obiettivo di offrire maggiore disponibilità di posti letto, utilizzando le risorse della Legge 338/2000 e dei flussi finanziari previsti sul tema dal Pnrr costituiti da 300 milioni di euro su questo asse di investimento nazionale. Su questo argomento è stato anche previsto di attivare sinergie tra gli uffici degli Ersu per attirare in Sicilia le maggiori risorse possibili per potenziare così la residenzialità universitaria siciliana.
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