“Chiarimenti in merito alla mancata trasmissione del rapporto assessoriale sul bacino ex Pip emergenza Palermo al ministero del Lavoro”. È la rubrica dell’interrogazione a firma del parlamentare regionale Vincenzo Figuccia, deputato della Lega all’Ars e coordinatore provinciale del partito a Palermo. “La vertenza del bacino Ex Pip-Emergenza Palermo continua a subire un’insopportabile mortificazione – aggiunge il parlamentare – legata alla scarsa attenzione istituzionale che a tutti i livelli, ha mantenuto per oltre vent’anni 2.500 soggetti privi dello status giuridico di lavoratore. Oggi lo stallo viene perpetrato a causa della Regione”.

Il report regionale mai trasmesso

Secondo quanto fa sapere Figuccia dal ministero del Lavoro si attende da tempo un report regionale volto a rassegnare informazioni di carattere economico e amministrativo circa l’impiego di questi soggetti. “Ecco che qualunque percorso volto alla stabilizzazione – rilancia l’esponente della Lega – è allo stato, ostacolato anche dalla mancata trasmissione della richiesta ministeriale da parte del competente assessorato regionale al Lavoro. Nel frattempo si sono avvicendati invano diversi interventi legislativi come il Milleproroghe che avrebbero potuto prevedere l’inserimento di un emendamento risolutivo”.

Le finalità dell’atto ispettivo

“Adesso, con il nostro atto ispettivo, conclude Figuccia –  vogliamo sapere per quali ragioni piuttosto che muoversi, stia tardando nel riscontrare la richiesta del ministero che non v’è dubbio, sarà determinante per la definitiva stabilizzazione del bacino”.

La preoccupazione anche dei sindacati

Una vertenza che inevitabilmente ha coinvolto anche i sindacati che in questi mesi hanno espresso le loro preoccupazioni. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stata, ancora una volta, Mimma Calabrò della Fisascat Sicilia, che afferma: “Mancano poche settimane al 31 marzo, data entro cui deve essere definito l’iter per la stabilizzazione degli Ex Pip, così come previsto dalla proroga dell’emendamento al decreto “Mille Proroghe” ma, ad oggi, il silenzio è assordante. E’ impensabile che, dopo oltre 21 anni, gli Ex Pip vengano ancora una volta gettati nel dimenticatoio! La loro, è una storia fatta di precariato contraddistinta da pochi diritti, peraltro conquistati nel tempo, e molti doveri. Lavoratori con poche certezze e spesso in balia dei rimpalli tra l’Assessorato al Lavoro, gli Enti Ospitanti e i vari Dipartimenti”.

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