“C’è una vigile attenzione del governo a operare un piano d’investimenti che riguarderà le infrastrutture materiali e immateriali. Per il dissesto idrogeologico abbiamo messo a disposizione del ministro per l’Ambiente 1 miliardo per interventi di sicurezza del territorio, per proteggere e salvaguardare le vite umane. Poi ulteriori 50 milioni per le autorità di bacino per regolare i flussi d’acqua”.

E’ l’annuncio del premier Giuseppe Conte giunto poco dopo le 14 in prefettura a Palermo per un vertice operativo dove la task force farà il punto sull’alluvione che ha fatto nove vittime a Casteldaccia, una a Vicari e danni ingenti in varie zone della provincia di Palermo. Nel complesso sono, fino ad ora, 12 le vittime siciliane ma c’è ancora una persona che risulta dispersa.

Il Presidente del Consiglio ha ‘improvvisato’ la sua visita annunciandola questa mattina su twitter per giungere poco dopo in Sicilia. Una decisione dettata dalla tragica situazione determinatasi nella notte.

Nove morti a Casteldaccia, uno a Vicari, una intera palazzina invasa dal fango a Monreale, un ristorante sommerso dall’acqua a BolognettaL’acqua è arrivata ovunque. In provincia di Palermo intere famiglie si sono rifugiate sui tetti dove sono state soccorse dai Vigili del fuoco.Due intere famiglie letteralmente distrutte perchè decimate e fra le vittime anche due bambini.

Il capo del governo Giuseppe Conte è atterrato con un volo di Stato a Palermo all’aeroporto Falcone Borsellino. Il premier è subito salito nell’elicottero, che lo attendeva nella pista dell’aeroporto, per sorvolare le zone colpite dall’alluvione e in particolare l’area di Casteldaccia. Con lui il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il prefetto di Palermo Antonella De Miro.

La devastazione portata dall’acqua, dagli smottamenti, dagli allagamenti è arrivata ovunque. Palermo e la Provincia sono i territori più colpiti ma il maltempo non ha risparmiato ne il Trapanese ne l’Agrigentino. A Cammarata le due vittime registrate nell’Agrigentino. Si tratta di due tedeschi la cui auto a nolo è stata recuperata nel fiume. Sempre nell’Agrigentino i Carabinieri hanno salvato un pastore di 25 anni di cui non si avevano notizie da ieri sera.

Subito dopo il sorvolo che è servito al Premier per rendersi conto di persona della situazione Conte ha fatto visita ai familiari delle vittime nella camera morturaria del Policlinico di Palermo. Qui la richiesta di ‘dignità’ avanzata dai familiari superstiti delle vittime.

All’arrivo di Conte, però, è polemica con il Presidente della Regione, Nello Musumeci che rimane fuori dall’incontro a quanto pare su richiesta del cerimoniale del Premier (LEGGI QUI)

Chiedono funerali solenni in cattedrale a Palermo, invece, i familiari delle vittime “Perché non ci hanno avvisato dell’allarme meteo?”, ha urlato tra le lacrime Giuseppe Giordano che nel disastro ha perso due figli (LEGGI QUI)

Alla riunione della task force in prefettura col premier Conte, che ha fatto seguito a questo incontro, hanno partecipato  il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il prefetto Antonella De Miro, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, i vertici di questura, carabinieri e Guardia di finanza.

“Le regioni più martoriate sono Calabria, Sardegna, Sicilia, e si sono aggiunti Veneto, Friuli, Liguria, le Province autonome di Trento e Bolzano, e oggi anche il basso Lazio – ha detto il Premier ai giornalisti alla fine del vertice -. Stiamo esaminando tutte le richieste pervenute, e sicuramente nel prossimo Consiglio dei ministri, se necessario lo faremo straordinario perché non previsto, decreteremo lo stato di emergenza. Stiamo facendo un esame contabile delle somme esatte disponibili. Sicuramente, poi, le dovremo integrare”.

“Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d’acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero: dobbiamo avere la consapevolezza che tutti i beni sono costituzionalmente tutelati, ma dobbiamo avere la capacità di ri orientare la legislazione guardando agli interessi in gioco: al primo posto c’è la tutela primaria della vita umana. E’ necessario avviare e completare un’opera di ripulitura dei letti dei fiumi, dobbiamo intervenire per mettere in sicurezza il sistema idrogeologico: la sicurezza delle vite umane prevale rispetto ad altro”.

“Qui nel Palermitano ci sono alcuni comuni isolati, siamo in costante contatto con essi: siamo disponibili a intervenire anche con elicotteri in caso di emergenza sanitaria ma contiamo nelle prossime ore di ristabilire il sistema viario”.

“La macchina dei soccorsi è intervenuta prontamente: ringrazio la Protezione civile e tutti i corpi. Bisogna ripristinare la viabilità e le infrastrutture messe fuori uso” ha concluso Conte.

E il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un tweet sul disastro in Sicilia provocato dal maltempo conferma gli stanziamenti contro il dissesto e annuncia per domani la firma del provvedimento di stanziamento. Sono più di sei miliardi di euro in totale, per 900 milioni a triennio, le risorse immediatamente a disposizione dei commissari straordinari regionali per gli accordi di programma per i progetti di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico.

La firma domani con la Regione Friuli, al cui incontro andrà il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava, è la prima a cui seguiranno quelle con le regioni Veneto, Emilia Romagna e Liguria per progetti che poi dovranno essere assegnati.

Con l’abolizione della struttura di missione Italia Sicura, il governo ha confermato e rafforzato i precedenti stanziamenti e resi disponibili con programmazioni più brevi e possibilità di interventi più celeri, ha detto nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente rilevando che tutto questo “senza dover accendere mutui costosi i cui interessi sarebbero stati pagati da tutti i cittadini”.

Il ministero, ha aggiunto Costa, “ha deciso di lasciare inalterati gli importi così come ripartiti dalla bozza della Struttura di missione – e di questo i Commissari straordinari cioè le regioni dovrebbero solo ringraziare – senza costringere a strutturare complesse pratiche di mutuo di difficile gestione come era stato impostato da Italia Sicura. Abbiamo deciso di far confluire tutte le risorse di cui ha ed avrà la disponibilità e predisporre per ciascuna Regione ‘Piani triennali’ di finanziamento che consentono di individuare con certezza fin da subito le risorse destinate, erogarle nella contabilità speciale del presidente di Regione, che è il Commissario, nell’arco di due trienni. Il Commissario potrà disporre di tutte le risorse in cassa che sono previste dai Fondi Pluriennali nei primi due Piani triennali, invece che dover attendere le erogazioni così come disposte da ministero dell’Economia, ovvero in un arco temporale che va dal 2018 al 2033. E questo è possibile perché è il ministero dell’Ambiente a governare il procedimento e non una ‘Struttura’ esterna” ha spiegato il ministro.

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