Laboratori d’analisi presi d’assalto per effettuare i tamponi rapidi, così come gli hub. E’ questo l’effetto della chiusura della prima parte di queste festività natalizie in Sicilia. Il rientro per alcuni al lavoro con la necessità di avere la certificazione, o in molti più casi la paura di essere stati contagiati perché venuti a contatto con persone che si è scoperto successivamente essere positive, sta creando non poco caos e soprattutto paura. Il tutto mentre la Sicilia, per il numero dei contagi, si avvia verso la zona gialla.

Pronto soccorso intasati

Ieri si sono registrati anche numeri importanti nei pronto soccorso di Palermo. All’ospedale “Cervello” si è arrivati ad un picco di quasi il 200 per cento di sovraffollamento rispetto alla capienza massima prevista;  Si è superato il limite anche al “Di Cristina” (ospedale dei bambini), al Villa Sofia, al Buccheri La Ferla e al Civico. In tutti i casi si è superata la capienza massima ad un certo punto della giornata per poi attenuarsi solo in serata.

I comuni in zona arancione

Nella Sicilia che probabilmente entrerà in zona gialla nei primi giorni del 2022, sono dieci i comuni che passeranno già il capodanno in zona arancione in base all’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci contro il contagio da covid19. I Comuni di Marianopoli (Caltanissetta), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina) saranno in “zona arancione” ancora fino a mercoledì 5 gennaio in base a quanto prevede l’ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, che prolunga la durata delle misure restrittive anti-Covid per questi tre territori che sarebbero scadute ieri alla mezzanotte

Anche Gravina di Catania in zona arancione

L’ordinanza precedente firmata alla vigilia di Natale portava in arancione il Comune di Gravina di Catania proprio da ieri da lunedì 27 dicembre e fino a mercoledì 5 gennaio. Le misure restrittive antiCovid sono attualmente in vigore anche in altri 6 Comuni fino al 31 dicembre. Si tratta di Butera (Caltanissetta), Barcellona Pozzo di Gotto, Fiumedinisi, Gualtieri Sicaminò, Milazzo e San Filippo del Mela (Messina). sono due, invece, i comuni per i quali l’ordinanza e scaduta alla mezzanotte e non è stata prorogata. si tratta di Castrofilippo (in provincia di Agrigento)e Motta Sant’Anastasia (Catania).

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