Fratelli d’Italia fa quadrato attorno all’assessore regionale Manlio Messina riguardo alla polemica sulla Foss, la fondazione dell’orchestra sinfonica siciliana, innescata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Mentre il leader azzurro attacca Messina, esponente di Fdl, sostenendo che la sua supervisione sarebbe stata fallimentare attorno all’organismo i meloniani rintuzzano e senza peli sulla lingue rilanciano gli attacchi al mittente.
Stupefatti
“Leggiamo stupefatti le dichiarazioni del presidente Miccichè rivolte all’assessore al Turismo Manlio Messina in merito a un’eventuale sua incapacità di gestione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Rimaniamo assolutamente di stucco nel vedere il presidente del parlamento più antico d’Europa usare, ancora una volta, il suo ruolo, che dovrebbe essere super partes, per attaccare esponenti della maggioranza”. Lo dicono i deputati di Fratelli d’Italia Elvira Amata, capogruppo, Gaetano Galvagno e Rossana Cannata, ed i coordinatori regionali Giampiero Cannella e Salvo Pogliese.
“Ente distrutto da precedenti gestioni di Miccichè”
“Nel merito – aggiungono i parlamentari – però teniamo a precisare alcune cose perché parrebbe che proprio Miccichè abbia dimenticato. Cominciando dallo stato cui versava l’ente in questione. Un ente sull’orlo del fallimento e chiuso ormai dentro le proprie mura. Un ente preso d’assalto da clientele, assunzioni di ogni tipo, consulenze di vario genere, proprio durante le gestioni volute dall’onorevole Miccichè. Beh, allora, se questo è il contesto da cui vogliamo muoverci, allora siamo felici che l’assessore Messina non sappia gestire il teatro così come piace a Miccichè. Certo se al presidente Miccichè piacevano i teatri con buchi di bilancio allora fa bene ad attaccare l’assessore Messina la cui ultima sua gestione ha portato un avanzo di 1 milione di euro da poter utilizzare adesso per l’attività artistica”.
Gestione benefica “riconosciuta da tutti”
Secondo Fratelli d’Italia la gestione del governo Musumeci e dell’assessore Messina sui teatri, ma non solo, è riconosciuta da tutti, addetti ai lavori e non, per impegno e risultati ottenuti. “Mai accaduto – aggiungono Elvira Amata, Gaetano Galvagno, Rossana Cannata, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese – che i teatri avessero la triennalità sui bilanci, il Furs, contributo per i teatri pubblici e privati, passato da tre milioni di euro a nove milioni e anche questa norma con triennalità. I 32 milioni di euro per la ristrutturazione dei teatri pubblici e privati, la stabilizzazione dei precari, i grandi eventi musicali dal Sicilia Jazz Festival con una rinnovata istituzione, quella del Brass Group, il Bic, Bellini International Contest, evento apprezzato in tutto il mondo della Classica con un rinnovato Teatro Massimo Bellini, anche questi teatri destinati alla chiusura, festival di Musica Sacra di Monreale, in collaborazione proprio con la Foss, tornato ai fasti di un tempo sempre grazie all’attuale gestione”.
“Attacco ridicolo”
“Ecco perché questo attacco tutto personale da parte del presidente Miccichè è davvero ridicolo – affermano i deputati e i coordinatori regionali di FdI -. Miccichè invece di parlare di cose che non gli competono dovrebbe pensare a gestire l’aula e spiegare come mai per esempio non si approva da tre anni la norma contro l’abusivismo nel settore ricettivo. Come mai il presidente non la porta a votazione? Perché non vuole contrastare l’abusivismo nel settore ricettivo? E ancora, come mai il presidente Miccichè che ha così a cuore i teatri, a parole ovviamente, ha fatto approvare in aula la norma che blocca le assunzioni degli stagionali nei teatri rendendo impossibile l’attività estiva degli stessi?”, si chiedono da Fratelli d’Italia. “Miccichè decida da che parte stare, fare il presidente dell’Ars richiede equilibrio istituzionale, Miccichè decida se vuol essere super partes o lasci il suo ruolo”, concludono Amata, Galvagno, Cannata, Cannella e Pogliese.
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