Feste amare per i lavoratori della Reset di Palermo. Da lunedì i 1.270 dipendenti dovranno restare a casa, eccetto un piccolo gruppo di custodi del Canile municipale; tra i settori a rischio paralisi: il cimitero dei Rotoli (già alle prese con i soliti problemi dell’emergenza salme in deposito) e i giardini comunali. Tutto a causa del mancato rinnovo del contratto con l’Amministrazione comunale.

Sindacati furiosi: “Disastro annunciato”

“Dal primo gennaio la Reset non avrà più un contratto col comune di Palermo e da lunedì 3 gennaio tutti i 1.270 dipendenti saranno posti in ferie forzate, a parte un piccolo contingente di custodi nei cimiteri e di addetti al canile. Un disastro purtroppo ampiamente annunciato e che va assolutamente evitato: chiediamo al sindaco Leoluca Orlando di firmare il rinnovo del contratto evitando che la città rimanga senza servizi, in primis nei cimiteri in cui si bloccheranno le tumulazioni”. Lo ha detto ieri il segretario della Cisal Palermo Gianluca Colombino ed Ernesto Greco della Fiadel-Cisal.

“La Reset, a differenza delle altre partecipate, ha un contratto annuale che va rinnovato ogni 12 mesi – continuano i sindacalisti – ma quello vigente scadrà venerdì prossimo e il Comune ha già detto di non poterlo rinnovare entro l’anno. La conseguenza è che i dipendenti saranno posti in ferie forzate, non saranno assicurati i turni di sabato 1 e domenica 2 gennaio e le uniche eccezioni saranno i custodi dei cimiteri e dei canili, oltre al personale addetto alla somministrazione degli alimenti agli animali. I lavoratori e la città non meritano questo trattamento”.

Disastro conti

Effetto dei conti in rosso di Palazzo delle Aquile. Dopo l’indagine che ha causato il terremoto al Comune (col sindaco Orlando indagato con altri 23 tra ex assessori e dirigenti comunali), e nonostante gli aiuti da Roma per il bilancio 2021, ora si vedono i primi effetti pratici su alcuni settori e sul personale. A rischio diversi servizi comunali.

La nota dell’amministratore unico Domenico Musacchia è partita il 23 dicembre e rende amare le feste di fine anno: da gennaio saranno parzialmente presenti i custodi che aprono e chiudono i cancelli dei cimiteri – non solo ai Rotoli – ma anche a Santa Maria di Gesù e ai Cappuccini. Poi il canile e i giardini, che sono gli altri settori dove le maestranze della Reset vengono impiegati.

Amella (M5S): “Amministrazione mortificante”

“La delicata situazione in cui versa la Reset è uno degli aspetti più mortificanti dell’andamento di questa Amministrazione. In gioco c’è il futuro di 1.700 dipendenti e delle loro famiglie vincolati dal paradosso della disponibilità delle somme necessarie alla prosecuzione dei servizi di questa Partecipata ferme per la ancora mancata approvazione del bilancio di previsione. Tutto ciò è particolarmente preoccupante perché non si può giocare con la dignità dei dipendenti, in attesa del rinnovo contrattuale, e la serenità delle loro famiglie“. Lo ha dichiarato la consigliera Concetta Amella del gruppo M5S a Palazzo delle Aquile.

“Per questo – ha aggiunto – mi affido al senso di responsabilità dell’assessore al Bilancio, Sergio Marino, che nel corso della sua audizione in terza commissione ha garantito la risoluzione del problema. Con questo andamento, di fatto, dal primo gennaio, Reset non erogherà più servizi e i dipendenti saranno messi in ferie di ufficio. Il Movimento 5 Stelle sarà sentinella di questa situazione e lavorerà perché possa essere garantita al lavoratore della Reset dignità e sicurezza del lavoro insieme a tutta l’Azienda che è parte integrante del tessuto economico della città a servizio dei cittadini”.

Gelarda (Lega): “Niente più seppellimenti, canile ridotto al minimo”

“Dal 1 gennaio si fermerà la Reset, perché è scaduta la parte economica del contratto con il comune di Palermo – dichiara il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda – . Sospese dunque tutte le attività della Reset fino al rinnovo del contratto, ad eccezione del cimitero dove si limiteranno ai servizi di custodia per apertura e chiusura, mentre non verranno più seppellite le salme che hanno posti già assegnati ai Rotoli. Stessa cosa al canile, dove il personale sarà ridotto al 30% per garantire l’alimentazione dei cani. I dipendenti, dal primo gennaio, verranno messi in ferie.

Questo è quello che si legge nero su bianco in una nota a firma dell’amministratore unico di reset Domenico Musacchia. Considerato che la Reset svolge attività importantissime in tutta la città, dalla sanificazione delle scuole e degli uffici comunali, al diserbo ai cimiteri, si rischia una ulteriore paralisi in città. Per questa ragione ho condiviso con il consigliere Giaconia una richiesta di una convocazione urgente di una capigruppo, domani pomeriggio, alla presenza dell’assessore Marino e del Ragioniere Generale. Non possiamo tollerare una cosa del genere, sia per i lavoratori della Reset, che non possono essere tenuti sospesi in questo modo, sia per la città ancora una volta penalizzata”, conclude Gelarda.

Marino rassicura: firma contratto Reset il 3 gennaio

“La mancata approvazione del bilancio correlata come è noto alle difficoltà correlate alle vicende del bilancio impediscono agli uffici di procedere alla firma del contratto con Reset per la copertura del contratto per l’anno 2022”. Lo ha dichiarato l’assessore comunale al Bilancio a Palermo, Sergio Marino.

“Tale circostanza – ha aggiunto – è stata oggetto di apposito confronto con i responsabili della Reset e con gli uffici comunali che hanno individuato come soluzione la firma del contratto giorno 3 Gennaio quando sarà possibile operare con l’esercizio provvisorio avvalendosi della previsione contenuta nel bilancio 2020 2022 approvato”.

“D’intesa con il presidente Musacchia la Reset per i giorni 1 e 2 Gennaio, peraltro festivi, – ha annunciato – utilizzerà solo un minimo di risorse umane per i servizi cimiteriali e per il canile che per ovvi motivi non possono essere sospesi. La comprensione e la consapevolezza del difficile momento da parte di tutti ma soprattutto da parte della Reset consentirà di evitare ogni possibile difficoltà alla nostra partecipata”.

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