Tornano in piazza gli ex Pip in attesa dopo decenni di precariato di conoscere il proprio destino. Al Ministero del Lavoro la Regione ha inviato tutte le carte necessarie a risolvere finalmente la vertenza ma ancora non è stata superata l’impasse che preoccupa non poco i sindacati e lo stesso bacino di lavoratori.

Assemblea retribuita davanti la Presidenza

Così nelle giornate del 14, 15 e 16 marzo prossime una rappresentanza di ex Pip si riunirà in una assemblea-sit-in retribuita organizzata davanti alla Presidenza della Regione Siciliana di piazza Indipendenza, a Palermo. “Vogliamo che la regione si esprima sullo stato dell’arte del tavolo tecnico romano e del tavolo regionale”, fa sapere Mimma Calabrò della Fisascat Cisl Sicilia, che segue ormai da anni una vertenza che vede coinvolti gli ex Pip regionali da decenni.

Il vertice al Ministero del Lavoro

Nel corso della scorsa settimana al Ministero del Lavoro si è svolto un vertice tra Ministero e Regione durante il quale sarebbe stato chiesto alla regione d’integrare un documento, già comunque prodotto, per capire quanto si potrà risparmiare nel corso del prossimo decennio e quanti lavoratori di questo bacino in esaurimento si prevede andranno in pensione. Il Ministero inoltre ha chiesto d’integrare altri documenti. “Vogliamo sapere qual è lo stato del tavolo tecnico – aggiunge Mimma Calabrò a BlogSicilia -. Siamo stanchi di trascorrere ogni mese un calvario per il pagamento degli stipendi. Se non ce ne occupiamo, ogni mese, puntualmente non si arriva al pagamento. Chiediamo celerità alla Regione, il 31 marzo è alle porte e siamo fortemente preoccupati per il futuro dei lavoratori”.

No a campagna elettorale su ex Pip

Il rischio secondo la Fisascat Cisl Sicilia è che la vertenza possa essere usata anche per scopi elettorali. “Non vigliamo che il problema deve essere ancora oggetto di attenzione della politica per fare campagne elettorale”, sottolinea Calabrò che evidenzia anche il mancato pagamento di alcune spettanze da parte degli ex Pip. “I lavoratori hanno diritto all’indennità bonus integrativo (bonus Renzi) ancora non capiamo come mai non si riesce a farlo pagare mensilmente e si va a vanti mensilmente. Ancora si attende il saldo del bonus del 2021 più quello dei primi tre mesi del 2022”.

Chiesto incontro a Musumeci

Il sindacato però va ancora avanti nella battaglia. “Abbiamo chiesto un incontro a Musumeci. Che si assuma le responsabilità per queste persone che sono lavoratori regionali a tutti gli effetti, ma a cui, nello stesso tempo, non vengono riconosciti i loro diritti”