Una petizione online con 350 firme di intellettuali è stata inviata al ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, ed al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per bloccare il trasferimento del Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, l’opera custodita nella chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa, al Mart di Rovereto in occasione di una mostra dal 26 giugno al 4 di ottobre 2020.  

Il promotore dell’iniziativa è un critico d’arte siracusano, Paolo Giansiracusa, ex assessore al Comune di Siracusa, per cui la tela, piuttosto delicata, rischia di essere danneggiata. “L’opera in questione, la cui integrità è severamente minacciata, è intitolata -si legge nella petizione – Seppellimento di Santa Lucia. Essa rientra sotto la responsabilità e la tutela Ministeriale in quanto appartenente al patrimonio del Fec (Fondo Edifici di Culto), afferente al Ministero degli Interni. Per tale ragione firmiamo e inoltriamo la presente nota, segnalando al contempo le tensioni sociali e l’acceso dibattito culturale venutisi a creare in Sicilia in seguito alla notizia di un nuovo prestito del fragilissimo dipinto eseguito per la Città di Siracusa nel periodo ottobre-dicembre del 1608″.

” Ricordiamo che ci stiamo riferendo a una tela immensa (di oltre 12 metri quadrati, grande quanto un vano abitativo) costretta a viaggiare come fosse una cesta di limoni, in casse e controcasse grandi mt. 5.00×4.00, poste di traverso all’interno di un tir verosimilmente sprovvisto di climatizzazione adeguata. Il tutto per affrontare migliaia e migliaia di chilometri, su tracciati stradali di ogni genere, tra sobbalzi, vibrazioni e brusche variazioni di temperatura”.

Il trasferimento è da settimane al centro di tante polemiche, innescate dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, contrario al prestito al Mart di Rovereto, il cui presidente è Vittorio Sgarbi che ha chiesto ed ottenuto tutte le autorizzazioni. Sì alla cessione temporanea è stata espresso  dall’Arcidiocesi di Siracusa che ha in custodia il bene, di cui è proprietario il Fec, fondo edificio di culto.

“Il periodo di prestito sia strettamente legato alla durata della mostra – si legge nella lettera – già concordata con il museo Mart di Rovereto, ossia del 26 giugno al 4 di ottobre 2020. Qualora si voglia prorogare la mostra è richiesto ulteriore parere. Si fornisca, prima di effettuare il trasferimento o di qualunque atto esecutivo, la seguente documentazione mancante: scheda di prestito, facility report, assicurazione da chiodo a chiodo”. Nella lettera, l’Arcidiocesi lega il prestito del Seppellimento di Santa Lucia, che comprende anche il restauro della tela per un importo di 350 mila euro a spese della Provincia di Trento secondo quanto svelato dal presidente del Mart, Vittorio Sgarbi, al ritorno dell’opera nella sua sede originaria, non in Ortigia ma nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro.

“L’opera al rientro – si legge nella lettera dell’Arcidiocesi di Siracusa – e dopo l’intervento di restauro, sia definitivamente collocata presso la sede originaria di Santa Lucia al Sepolcro in Siracusa, creando tramite questa opportunità tutte le condizioni ambientali necessarie a poterlo ospitare e quindi fruire. Insieme all’opera del Caravaggio si trasferiscano nella medesima sede anche i crocifissi allocati temporaneamente presso la chiesa di Santa Lucia alla Badia”.

Contrari al trasferimento della tela, oltre al sindaco ed all’assessore alla Cultura, si sono schierati il deputato regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, ed Italia Nostra, ma nelle ultime ore al loro fianco si è schierata un’associazione, Dracma, Difesa recupero ambiente cultura monumenti archeologia, pronta a scendere in piazza per bloccare il prestito dell’opera di Caravaggio.

 

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