La norma salva-ineleggibili, che aveva provocato diverse polemiche sia nella maggioranza che tra le opposizioni, era stata stralciata dal Collegato ter e rispedita in commissione.

La norma approvata dall'Ars restituisce i poteri di controllo alla Commissione affari istituzionali dell'Ars e innalza le competenze nei casi di nomina di commissari straordinari negli enti regionali. Ma è scontro fra M5s e Diventerà Bellissima

Altro provvedimento importante previsto dalla legge approvata oggi è l'innalzamento delle competenze nei casi di nomina di commissari straordinari negli enti regionali.

Il presidente della Commissione Affari istituzionali difende le nomine di sottogoverno di Musumeci e smentisce uno 'schiaffo' al Parlamento mentre il neo leghista Minardo difende la scelta di un assessore 'verde' per i Beni Culturali

“Desta grande preoccupazione – dice il presidente Orlando - la previsione di trasferimenti ai comuni attingendo da trasferimenti alla Regione in atto di incerta entità e dovendo essi provenire da intese non ancora formalizzate con il Governo nazionale".

La richiesta firmata dal Segretario Generale di Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, e dal Coordinatore regionale del comparto, Franco Campagna

Il mancato recepimento della norma nazionale, non obbliga, in Sicilia, le istituzioni, i partiti e i movimenti politici alla pubblicazione di curricula ed eventuali pendenze giudiziarie sui propri siti web dei candidati che corrono alle elezioni politiche, regionali e comunali.

Un taglio di 244 milioni di euro per il 2019, 243 nel 2020 e da 53 milioni nel 2021 e poi 1,6 miliardi di euro spalmati nei 27 anni successivi sempre con rate da 53 milioni l'anno

Via libera, invece, a maggioranza, ai componenti indicati dalla giunta nel Consiglio di giustizia amministrativa (Cga): Giovanni Ardizzone e Nino Caleca.

“Per colpa della maggioranza – prosegue Lupo – Riscossione Sicilia resta nel caos, priva di organi direttivi. È una situazione seria a grave, rispetto alla quale il PD ha presentato una mozione che impegna il governo regionale a riferire in aula sull’attuale situazione".

"Con grande entusiasmo - dice Pellegrino - auspico che già dalla seduta d'insediamento, ci sia un collegiale impegno per il bene della nostra Regione".

"I tagli all’Ars – afferma la capogruppo Valentina Zafarana sanno farli solo sulla pelle dei siciliani".

Nel consiglio di amministrazione il generale della Finanza in pensione Domenico Achille e l'ex procuratore di Catania Michelangelo Patanè. Resteranno in carica fino allo scioglimento della partecipata previsto entro fine anno.

Il ddl del capogruppo forzista Giuseppe Milazzo era al centro degli attacchi incrociati di maggioranza e opposizione nonostante le spiegazioni fornite proprio da Milazzo sullo spirito che lo aveva animato

Decisivo l'ex assessore Figuccia che ha votato contro la sua stessa maggioranza affossando la legge per ilt erzo mandato ai sindaci dei piccoli comuni sotto i 3mila abitanti

L'Assemblea regionale siciliana tenta di azzerare la disastrosa riforma Crocetta e la contestata legge Delrio ma il ritorno al voto stabilito dalla Commissione dovrà ancora passare dal Parlamento prima della fine della legislatura

Il caso della riforma dell’ex Province siciliane e mai completata del tutto, anzi, torna nuovamente in Aula. Stavolta per valutare anche la reintroduzione del voto diretto da parte dei cittadini.

La vicenda è più complessa di quanto possa apparire perché va sottolineato che la Commissione in questione è fondamentale per la compilazione della nuova legge elettorale, l’ultima vera partita della legislatura in corso.

Il presidente dell'Ars sarà ascoltato dall'Antimafia mercoledì prossimo su sua richiesta per parlare delle notizie sull'Assemblea regionale siciliana degli ultimi giorni

L'assessore Luisa Lantieri porterà nella giunta prevista pe rle 13 la proposta di decreto di indizione delle elezioni: "Se il Parlamento dovesse avviare la discussione di un disegno di legge di rinvio ne prenderemmo atto, altrimenti procederemo con le elezioni"