La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di due fratelli che, pur mantenendo […]
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo nei confronti di un ex amministratore giudiziario di Palermo.
La Dia e la Polizia Nazionale spagnola, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Palermo, hanno arrestato oggi pomeriggio a Galapagar (Madrid) il latitante Gioacchino Gammino, inserito nell'elenco dei latitanti pericolosi del ministero dell'Interno.
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I sigilli in particolare hanno riguardato due immobili
"Questo è il fronte nostro di maggiore interesse soprattutto alla luce dei fondi che stanno arrivando dall'Europa con il recovery fund. Le mafie hanno messo i kalashnikov nel cassetto e si dedicano a quello che è il loro vero core business: fare affari". Così il direttore della DIA a Palermo.
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l'imprenditore dei rifiuti indicato come vicino al clan santapaola
Ci sono degli sms tra Piero Amara e Denis Verdini su C. P., re dei rifiuti, che ha subito nei giorni scorsi un sequestro di 100 milioni di euro. Per la Dia di Catania è in stretti rapporti con la cosca Santapaola.
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Sigilli a immobili, società, veicoli e conti correnti
Sigilli ai beni da 7 milioni di euro di Domenico Giuseppe Molino, risultato contiguo alla famiglia mafiosa “barcellonese” che storicamente ha controllato la fascia tirrenica della provincia messinese.
“Usura e droga nel passato dell’imprenditore” Paolo Greco, di San Cataldo (CL). Ben inserito nella provincia di Caltanissetta nel settore della commercializzazione di auto, anche di alta gamma, e nella vendita al dettaglio di capi abbigliamento.
Nuovo colpo al mandamento di Partinico. La conferma nelle operazioni Gordio dei carabinieri e Parsiniqua della Dia che la mafia conta molto sul traffico e sullo spaccio di stupefacenti per potere continuare a esercitare il predominio nel territorio.
La Dia ha confiscati i beni, per un valore di 500 mila euro, riconducibili a Luciano De Carolis, 44 anni, siracusano, indicato dai magistrati della Procura distrettuale antimafia come un esponente di spicco del clan Bottaro-Attanasio di Siracusa.