Ad aggravare il quadro generale già abbastanza problematico, oltre alle frane, i frequenti incendi che l’area subisce da tempo e che hanno distrutto la vegetazione.

Le pareti rocciose sulle quali si dovrà intervenire si estendono per circa undici mila metri quadri e sono caratterizzate da altezze superiori ai quaranta metri, con acclività che in alcune parti superano il 95 per cento.

L’obiettivo è quello della salvaguardia di una porzione significativa dell’abitato, con opere di stabilizzazione di varia natura nell’area a sud di via Nazionale.

Diversi i fabbricati e le infrastrutture che hanno subito danni alle fondamenta in seguito a forti piogge e a cedimenti del suolo.

In passato, ma anche in tempi recenti, massi di varie dimensioni sono rotolati a valle alzando sempre più la soglia di allarme. Adesso però quel pendio sarà interamente consolidato restituendo serenità a chi abita nella periferia est del paese.

La Struttura commissariale, dopo avere stanziato un milione e 383 mila euro, ha già provveduto a pubblicare la gara per affidare le indagini e la progettazione delle opere di consolidamento, di drenaggio e di regimentazione delle acque oltre che di ripristino delle strade e dei sottoservizi pubblici.

I lavori - cominciati nell’ottobre dell’anno scorso e che dovrebbero concludersi nella prossima primavera - servono a consolidare e ridisegnare l’alveo, ad allargare alcune sezioni e ad ampliare la sede stradale che costeggia il Cataratti-Bisconte.

Gli accessi al pianoro, che presentano una maggiore pendenza verranno realizzati in selciato così come alcune aree nelle immediate adiacenze del Rifugio Marini.

Lavori già garantiti da un apposito stanziamento di oltre un milione e mezzo di euro

L'area comprende la zona archeologica e il centro abitato compreso tra via Trento e via Catania

Via al il consolidamento del popoloso quartiere Rubino a Fondachelli Fantina, nel Messinese

L'obiettivo è la mitigazione del rischio che incombe su parte del centro abitato e su diverse infrastrutture, in un’area che ha una classificazione R4.

La costa in esame risulta particolarmente esposta all’azione delle mareggiate, con un fenomeno dell’erosione che ha raggiunto livelli preoccupanti.

Oltre al completo ripristino della pavimentazione, dovranno essere potenziati i sistemi di contenimento del terreno attraverso paratie, gabbionate e muri e in diversi punti sarà necessario procedere a una regimentazione delle acque piovane.

"Dagli esperti - sottolinea Musumeci - attendiamo adesso le soluzioni più idonee per riqualificare e proteggere il versante tirrenico della provincia di Messina".

La nuova arteria consentirà di togliere il doppio senso di marcia nella via Barcellona, l'altra strada di accesso al quartiere che ha, anch'essa, una carreggiata di dimensioni ridotte. E’ prevista anche la realizzazione di un parcheggio per i mezzi di soccorso.

Da diversi anni, una serie di movimenti del terreno innescati dalle incontrollate infiltrazioni d'acqua, ha compromesso la stabilità di alcuni edifici che si trovano nelle vie Di Maria, Cascino e Vittorio Emanuele e che sono stati abbandonati dai proprietari per motivi di sicurezza.

A Ferla è’ la principale arteria di collegamento con numerose contrade limitrofe

Il budget che sarà destinato ai lavori ammonta invece a quattordici milioni e 950 mila euro. Le strade interessate sono comprese tra lo svincolo della A 19 per Resuttano e il bivio di Cammarata della Ss 189 Agrigento-Palermo.

L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha infatti definito le procedure di aggiudicazione e nei prossimi giorni la Coge Srl di Montagnareale potrà dare avvio a un'opera che servirà tutto il comprensorio.