"In merito all’incontro della ministra Bellanova con le marinerie siciliane, “oltre ad evidenziare che c’è un’intera delegazione di deputati siciliani in Commissione Pesca che porta avanti le questioni alla stessa prospettate, lavorando nelle opportune sedi istituzionali".
Lo Coco sottolinea le principali criticità. “La pressione fiscale, oltre ad alcune questioni specifiche nel comparto della pesca e della trasformazione ittica come quello ancora aperto delle “quote tonno”, rendono estremamente difficile il nostro compito e ci auguriamo che le istituzioni possano starci accanto”.
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A ottobre il regolamento sarà votato dal Parlamento
A Licata un vertice tra i rappresentanti della marinerie di Sciacca, Trapani, Porticello, Porto Empedocle, Scoglitti, Catania e Porto Palo di Capo Passero
Da qui l’obiettivo condiviso di creare un centro regionale di stoccaggio per lo smaltimento e la trasformazione del residuo di pesce che potrebbe curare le attività di ritiro del residuo, di lavorazione ed estrazione.
Oggi, al ministero dell’Agricoltura e della Pesca, con la ministra Teresa Bellanova abbiamo incontrato il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Favignana e Nino Castiglione, un primo incontro a cui ne seguiranno altri.
La Conferenza nazionale delle politiche agriocole e la conferenza delle Regioni invitano il governo a chiedere a Bruxelles di stanziare le somme per incentivare le imprese di pesca per la ripulitura del mare dalla plastica e da tutti gli oggetti inquinanti.
Gli eurodeputati siciliani Giuseppe Milazzo, Annalisa Tardino e Raffaele Stancanelli hanno scritto ieri alla ministra Terranova e al sottosegretario L'Abbate. Domani un incontro delle marinerie siciliane a Mazara dal Vallo.
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lettera alla ministra terranova e al sottosegretario l'abbate
Oltre al non rispetto delle normative europee sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari, a generare allarme sono state le pessime condizioni di conservazione del prodotto che da lì a poco sarebbe stato immesso sul mercato palermitano.
L'assessore per la Pesca Mediterranea Edy Bandiera dichiara: “Si tratta di un provvedimento equilibrato che contempera le esigenze dei pescatori e la necessità di tutela, salvaguardia e ripopolamento degli stock ittici”.
Limiti alla pesca in Sicilia e sempre maggiore preoccupazione tra armatori e pescatori. Dopo le quote tonno, c'è il nuovo regolamento comunitario sulla pesca, entrato in vigore il 10 luglio, che rischia di mettere in ginocchio chi di pesca vive.
La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a un milione e mezzo ed un aiuto pari al 50%, elevabile sino al 100% nel caso in cui, beneficiario e interesse siano collettivi e la formazione abbia carattere innovativo.
La legge, di fatto, va a regolamentare le diverse attività legate all'economia del mare e all'indotto che intorno ad esso ruota con l'obiettivo di modernizzare, innovare e valorizzare le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pesca turismo, l'ittiturismo e la vendita diretta.
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La posizione dell'assessore alle Attività Produttive
"Per questo motivo, ho già chiesto al ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, di fissare un Tavolo tecnico a Roma per riesaminare il decreto di assegnazione delle quote tonno, magari in un utile confronto con le autorità sarde. La Sicilia non può subire una così pesante e ingiusta penalizzazione" ha aggiunto Musumeci.
Tra le tante iniziative in ambito ittico è in corso di pubblicazione la graduatoria definitiva dei bandi FEAM, scaduti lo scorso febbraio e il disegno di legge “Sicilia Pesca Mediterranea”, che è ormai giunto alle battute finali e per le quali si attende il voto finale dell’Aula.
Per Figuccia "le limitazioni imposte nel settore mortificano la nostra economia basata sulla pesca e soprattutto necessitano di urgenti interventi istituzionali di liberalizzazione dei permessi che consentano l’esercizio pieno delle attività, pur preservando, in modo prioritario l’eco-sistema ambientale del mare".