Il Tribunale di Catania, Quarta sezione penale in composizione collegiale, presieduto da Silvia Passanisi, a latere Ersilia Guzzetta e Stefania Cacciola, ieri ha assolto perché il fatto non sussiste Sebastian Spina, 34enne catanese abitante ad Acireale, difeso dall'avvocato Giuseppe Lipera. Il pm aveva chiesto la condanna dell'imputato a 11 anni di reclusione.

I sette imputati rispondevano dell'omicidio di Mirko Sciacchitano, 29enne ucciso, nell'ambito di un regolamento di conti tra clan, in via Falsomiele nel 2015, mentre si trovava in compagnia di Antonino Arizzi, rimasto ferito.

E' colpevole dei reati di associazione mafiosa ed estorsione finalizzati al traffico illecito di sostanze stupefacenti e dovrà scontare la pena della reclusione di 6 anni

Si è conclusa la vicenda giudiziaria per un giovane di 23 anni di Priolo che ha patteggiato la pena di 5 anni di reclusione per tentato omicidio. Secondo l'accusa, avrebbe sparato ad un rivale nel gennaio del 2018.

Resta ancora sotto inchiesta, per concorso in omicidio, il 'killer delle carceri', Antonio Marano, 76 anni. Ad accusarlo sono le sue impronte digitali trovate da militari del Ris sul luogo del delitto.

Carmelo Bonetta ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato davanti al gup di Marsala Francesco Parrinello, mentre con l'accusa di concorso nel delitto è sotto processo, davanti la Corte d'assise di Trapani, Margareta Buffa, di 30 anni.

A seguito di segnalazione pervenuta tramite 112, i militari sono intervenuti nella sede del settore politiche sociali del comune, poiché l’uomo, dopo essersi introdotto all’interno degli uffici, ha aggredito verbalmente i dipendenti distruggendo diverse parti di mobilio e suppellettili.

Il colpo fu messo a segno nel 2016 e il commando immobilizzò due colleghi di Giotti, Vito Giordano e Filippo Fazzone, che si sono costituiti parte civile contro il dipendente infedele.

Il tentativo di omicidio risale al febbraio del 2013, quando, al culmine di una lite, esplose alcuni colpi di arma da fuoco contro un marocchino per alcuni presunti apprezzamenti rivolti alla propria convivente. La vittima non fu ferita gravemente.

È la prima volta in più di duecento anni di storia che l’Arma dei carabinieri viene citata per responsabilità penale.

Mira venne trovato in possesso di 3 scatole di cartucce a pallettoni ed altri tre contenitori con cartucce per pistola calibro 6.35; tre pistole, una semiautomatica, con matricola abrasa calibro 9, ed una calibro 38 special; aveva anche 10 panetti di hashish, due buste di marijuana e dosi di cocaina.

I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato il 56enne catanese Agatino Di Mauro, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dalla Corte d’Appello di Catania.

L’uomo, già condannato dai giudici per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reato commesso fino all’agosto del 2013 tra Vizzini e i comuni limitrofi, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente ad anni 10 di reclusione.

Ha agito in tre diverse circostanze. Grazie alla testimonianze rese dalle vittime e ad una serie di approfondimenti investigativi, i carabinieri sono riusciti a configurare a carico dell’indagato un quadro probatorio che non ha lasciato alcun dubbio al giudice.

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Siracusa Principale, hanno arrestato Isabella Campisi, classe 1973, siracusana disoccupata, in esecuzione di un provvedimento di espiazione pena emesso dal Tribunale di Siracusa.

Protagonista della vicenda un senegalese di 18 anni, B. C., che è stato identificato e arrestato da carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale, allertati dalle urla della vittima.

I due, in preda ai fumi dell'alcool, distrussero parte degli arredi dei locali e poi costrinsero le vittime a salire a bordo dell'autovettura di proprietà di una delle due donne per recarsi in uno sportello bancomat dove la dottoressa fu obbligata a prelevare 500 euro.

Su mandato di cattura europeo, la Squadra Mobile di Catania ha arrestato un cittadino romeno accusato di furto aggravato. Deve scontare due anni e quattro mesi di reclusione.