Una occasione dunque per confrontarsi e fare il punto, a distanza di 8 mesi dall'approvazione da parte dell'Assemblea Regionale Siciliana del Disegno di legge voto, sensibilizzando nel contempo, i due rami del Parlamento a licenziare la norma entro fine anno.

"A tal proposito non ci è sfuggita la presa di posizione del presidente dell’Ars che, in una nota stampa, ha invitato il governo regionale a inserire le Zfm nel Defr al fine di prevederne le specifiche ricadute sul piano macro-economico"

Illustrati la condizione di disagio che vivono la aree interne dell'isola, e i benefici che le Zfm porteranno alle stesse

"E' inaccettabile l'indifferenza del governo che non ha rispettato la volontà politica dell'Ars" sottolineano in una nota.

"Le aree di montagna della Sicilia - sottolinea La Punzina - versano in grave sofferenza economica, ancor prima della pandemia, la stessa sta determinando condizioni letali per la sopravvivenza di migliaia di aziende che operano in questi paesaggi".

Il coordinatore per il comitato regionale promotore delle Zone Franche Montane, ZFM, Vincenzo Lapunzina, ha inviato stamani una lettera al Presidente dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando.

“Esprimiamo piena soddisfazione per l’interessamento della presidente del Senato, anche a seguito della lettera che abbiamo inviato lo scorso 23 aprile " ha dichiarato Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del comitato pro Zone Franche Montane in Sicilia.

Il coordinatore regionale del comitato pro Zone Franche Montane in Sicilia, Vincenzo Lapunzina, ha inviato al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, una proposta di possibili interventi per facilitare l’attività imprenditoriale in Sicilia dopo il Covid-19.

Il progetto legislativo inviato a Roma dal Presidente dell'Ars è in attesa di essere incardinato per la discussiine dai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Prevede agevolazioni fiscali (c.d. fiscalità di sviluppo) – sottolineano Comitato e sindaci – ed è indispensabile per riavviare le condizioni economiche nelle zone montane della Sicilia.

"Auspichiamo che i primi cittadini, soprattutto nei piccoli comuni, si facciano promotori di istituire una commissione di valutazione, composta da parroci, farmacisti, insegnanti di scuola primaria e dal maresciallo dei Carabinieri. Chi meglio di loro conosce la reale condizione di chi si trova in stato di effettiva necessità?"

Una lettera inviata a Musumeci e Miccichè per sollecitare l’insediamento di commissari ad hoc impegnati a favore dell’economia isolana, duramente provata dalle conseguenze della diffusione del Coronavirus.

la legge voto approvata dall'Ars e approdata alle Camere rischia di arenarsi a Roma per effetto di alcune scelte contestate dal comitato promotore delle ZFM

"Stato e Regione Siciliana devono immediatamente rispondere con atti concreti al grido d'allarme lanciato trasversalmente nel tavolo operativo di oggi. Entro i prossimi 15 giorni - ha concluso Lapunzina - occuperemo un altro luogo e non ci sposteremo fino a quando non otterremo risposte esaudienti corredati da atti".

Per Miccichè bisogna "evitare un ulteriore spopolamento delle oltre 130 aree interne con meno di 15 mila abitanti e a 500 metri sul livello del mare, e creare nuove condizioni di sviluppo".

Ad introdurre il dibattito - che farà il punto sulla situazione, in seguito al'approvazione del disegno di legge n.641 del 17 dicembre 2019 concernente l'istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia - sarà il coordinatore delle ZFM Vincenzo Lapunzina, a moderarlo il giornalista de “Il Sole 24 ore” Francesco Mercadante.

L’Anci chiama alle armi i sindaci. Orlando: "Piccoli Comuni a rischio sopravvivenza". Venerdì 27 gli 'Stati generali' degli Enti Locali siciliani convocati in emergenza. A rischio, nei comuni montani in dissesto anche l'applicazione delle Zone Franche Montane appena approvate dall'Ars. Lapunzina: "Zfm, misura incompatibile nei Comuni in dissesto"

Appena un mese fa sembrava che l'iter si fosse fermato. Su 8 Zes approvate a livello nazionale solo due sono partite e nessuna in Sicilia ma adesso arriva un passo avanti

Un emendamento dell'ultima ora inserisce una spesa di 300 milioni e individua la fonte di finanziamento ma sempre da Roma dipende e dipenderà tutto, anche la trasformazione di una legge 'senza spesa' in una norma che la spesa la prevederà

“Giunge all'approvazione un'iniziativa sulla quale lavoriamo da anni con gli esponenti del territorio che può costituire una leva di sviluppo per contrastare desertificazione delle imprese e spopolamento delle aree montane" ha detto il l'assessore all'Economia Gaetano Armao.

Oggi pomeriggio l’Ars ha in calendario proprio l'approvazione della prima legge di prospettiva della storia della Regione Siciliana