“Nel trapanese sono stati scarcerati, o stanno per esserlo, 59 mafiosi per fine pena e tra questi c’è anche Salvatore Messina Denaro, fratello del boss latitante Matteo”.

Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare Antimafia dell’Ars Claudio Fava, a conclusione delle audizioni tenute in Prefettura a Trapani. un allarme di portata rilevante considerato che los corso anno la medesima cosa era accaduta nel Palermitano e in quella occasione era stato il questore a parlare del rischio incombente di una guerra per il controllo del potere mafioso.

L’Antimafia ha ascoltato il Prefetto, il capo della Procura, i vertici di carabinieri, polizia, guardia di finanza e Dia, e i commissari prefettizi del Comune di Castelvetrano, sciolto lo scorso anno per mafia. “La presenza della massoneria in questa provincia – ha aggiunto Fava – continua ad avere, come ha avuto in passato dalla Loggia Iside 2 in poi, una funzione di raccordo forte, una sorta di camera di compensazione all’interno della quale continuano a incontrarsi, a sovrapporsi, a darsi manforte, interessi legali e illegali che vengono da diversi ambienti”.

L’allarme è già all’attenzione della prefettura e delle forze dell’ordine ma le scarcerazioni non sono evitabili visto che si tratta, per lo più, di fine pena

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