Ecco cosa hanno visto questa mattina i pescatori a Lampedusa. Le balene hanno solcato i mari dell’isola. Bellissima foto di Pippo Lo Verde.

Apprendiamo in data 20 aprile che il sito Lampedusa Today sostiene essere stato il primo ad aver pubblicato la notizia e la foto (il cui autore è, peraltro, chiaramente citato).

I lampedusani una volta le chiamavamo argananti, il resto del mondo le conosce col nome scientifico di balaenoptera physalus o meglio ancora come balenottera comune (o più semplicemente balene).

L’ animale, che periodicamente frequenta le acque attorno Lampedusa, è secondo per grandezza solo alla balenottera azzurra, potendo raggiungere i 26 metri di lunghezza e i 70.000 kg di peso.
Ogni anno, tra il mese di febbraio e il mese di aprile, è infatti possibile ammirare il passaggio di queste mastodontiche creature sia dalla terraferma che direttamente dal mare, in barca o in gommone, fino ad avvicinarsi a pochi metri dai cetacei, provocando emozioni forti e ancestrali in chi vi assiste.

La presenza di questa specie di balena, documentata scientificamente, è associata alla temperatura della superficie dell’acqua da cui dipende il proliferare del krill, loro fonte primaria di nutrimento, oltre ad altri piccoli pesci.
Esse si muovono sempre in piccoli gruppi, raramente superiori alle sette unità ed hanno bisogno quotidianamente di oltre 2 tonnellate di cibo per individuo, che trovano facilmente nei nostri mari nel periodo primaverile. Poiché, come detto, la loro presenza è legata alla temperatura del mare, di anno in anno possono esserci significative variazioni nel numero degli esemplari e nella distanza che esse tengono dalla costa.

Oggi, a causa delle attività umane, la balenottera comune è considerata ad alto rischio di estinzione il che rende la vista di queste spettacolari creature ancora più emozionante ed unica. Ricordiamo con ciò che il mare e le sue creature sono un bene comune da preservare e che il nostro benessere su questo pianeta è indissolubilmente legato al suo stato di salute.

Apprendiamo in data 20 aprile che il sito Lampedusa Today sostiene essere stato il primo a fornire la notizia che,per parte nostra, abbiamo prelevato (citando l’autore della foto) da vari post facebook.