Via libera dal governo Musumeci alla realizzazione dell’impianto di gas nel Canale di Sicilia, antistante la costa di Gela. Il ministero della Transizione ecologica può adesso rilasciare l’autorizzazione all’esecuzione dell’infrastruttura per il trattamento di gas, all’interno del sito Eni di Gela. Il programma dei lavori prevede alcuni interventi per lo sviluppo dei campi “Argo” e “Cassiopea”, ubicati nel Canale di Sicilia.

Sicilia ruolo strategico

Esplicito il commento del presidente della Regione Nello Musumeci: “La strada verso l’autonomia energetica dell’Italia assegna alla nostra Isola un ruolo strategico, non solo per il metano. D’ora in avanti faremo pesare questo nostro ruolo perché non siamo più disposti a fare in Sicilia i donatori di sangue fino all’anemia”. Il progetto è fondamentale per la valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni. I lavori di costruzione, installazione e messa in produzione avranno una durata di quasi 3 anni, prevedendo investimenti per oltre 700 milioni.

Produzione maggiorata di 7 volte

Il gas (99% metano), estratto dai giacimenti Argo e Cassiopea e trattato dall’impianto di Gela, avrà una portata di picco equivalente a più di 7 volte l’attuale produzione di gas in Sicilia e a più del 30% dei consumi di gas della regione. “L’estrazione dai campi offshore – spiega l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri – avverrà tramite uno sviluppo interamente sottomarino, senza emissioni e privo di impatto visivo a mare. Il gas verrà poi inviato al nuovo impianto di trattamento, all’interno dell’area della raffineria di Gela, tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza”. L’avvio della produzione di gas è previsto nella prima metà del 2024.

L’idea dell’autonomia energetica

Già al suo insediamento, nel maggio del 2021, l’assessore Baglieri aveva in testa come obiettivo quello dell’autonomia energetica. Un primo passo era stato fatto con i sindaci di tutte le isole minori siciliane relativamente al progetto chiamato Green Island, già approvato dal governo Musumeci. L’obiettivo è creare le condizioni per lo sviluppo delle attività economiche e imprenditoriali nel segno della sostenibilità, per arrivare al 2030 con le isole verdi. Al momento la maggior parte delle isole minori della Sicilia non può raggiungere l’autonomia energetica impiegando solamente le fonti rinnovabili, soprattutto per la mancanza di adeguati spazi e per i limiti imposti dalle normative paesaggistiche.

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