Incastrato dal fiuto infallibile del cane Haidy, nascondeva in camera da letto un chilo di droga. Un uomo di 36 anni a Messina in manette. La polizia ha intensificato i controlli nei confronti di soggetti potenzialmente pericolosi e conosciuti negli ambienti criminali.

Il potenziamento dei controlli

L’arresto è maturato nell’ambito dei servizi di contrasto allo spaccio di droga disposti dal questore di Messina. L’operazione è della squadra mobile. Intensificati dagli agenti i controlli in occasione proprio di queste festività natalizie. Ed è in questo contesto che è maturata l’operazione anti droga. il 36enne. Fari puntati dalla polizia in diverse zone periferiche della città, ed in particolare sul Rione Carrubbara. Qui predisposti discreti servizi di osservazione anche nei confronti di soggetti conosciuti dagli investigatori.

La scoperta in camera da letto

Gli uomini della mobile, con l’ausilio anche del cane antidroga “Haidy” del reparto cinofili della guardia di finanza, hanno effettuato una perquisizione in casa del 36enne. Un personaggio abbastanza noto negli ambienti della droga e per questo conosciuto dalle forze dell’ordine. Il fiuto di “Haidy” e l’intuito degli investigatori hanno trovato riscontro. Ad essere stato scoperto un chilo di marijuana, nascosto all’interno della camera da letto. Fattore che ha fatto scattare l’arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’arresto e la condanna a Palermo

L’ausilio dei cani antidroga si è spesso rivelato determinante in alcune operazioni delle forze dell’ordine. Una delle più importanti nell’ottobre scorso a Palermo quando i militari del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno fermato un uomo nella zona di Brancaccio. Nell’auto di Domenico Tramontana, 40 anni di Reggio Calabria, il cane antidroga trovò 4 chili e 200 grammi di cocaina. Lo stupefacente avrebbe fruttato quasi 400 mila euro. Tramontana è stato condannato dal gup Nicola Aiello a 5 anni e 4 mesi per traffico di droga. Il processo con il rito abbreviato che prevede lo scontro di un terzo della pena.

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