Dopo l'interrogatorio di garanzia i difensori Bartolomeo Parrino e Antonio Ingroia pensavano di aver convinto il gip e avevano avanzato richiesta di attenuazione della misura cautelare

Per il giudice, l'interrogatorio sostenuto dal direttore di Telejato venerdì scorso non ha portato nuovi elementi necessari.

Si difende attaccando tutti il giornalista Pino maniaci che si definisce 'vittima di un complotto' ordito anche dalla Saguto e dovuto alle sue inchiesta giornalistiche proprio sulla magistratura

Primo interrogatorio per il direttore di Telejato Pino Maniaci che è giunto alle 9,40 nella palazzina Gip della cittadella della giustizia di Palermo

Pino Maniaci sarà ascoltato questa mattina in Procura a Palermo poi terrà una conferenza stampa parlando per la prima volta dopo l'allontanamento disposto dalla Procura

Da eroe anticonvenzionale, a tinte naif, dell’antimafia a presunto criminale capace di ricattare due sindaci per poche centinaia di euro e ‘sistemare’ in un impiego comunale l’amante molto più giovane di lui.

Dopo i sindaci di Borgetto anche il sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo avrebbe pagato e assunto l'amante del direttore di Tele Jato per evitare di finire nella graticola del Tg.

La prima vittima accertata delle condotte estorsive poste in essere da Giuseppe Maniaci, si legge nell'ordinanza, è l'Assessore al Comune di Borgetto Gioacchino Polizzi.

Gli inquirenti che indagavano sulla mafia di Borgetto si sono imbattuti in presunte estorsioni di altra natura di cui adesso è accusato il giornalista allontanato da Partinico per ordine del gip

Avvenne nel 2014 quando Maniaci denunciò che ignoti avevano ucciso e impiccato i suoi cani, ultima di una serie di intimidazioni subite.

Sarebbero "senza alcun fondamento" le accuse di estorsione nei confronti dei sindaci di Partinico e Borgetto, rivolte al giornalista Pino Maniaci.

Considera le accuse nei suoi confronti come ridicole e contrattacca il diretto di Telejato, paladino dell'antimagfia indagato per estorsione

Avrebbe chiesto soldi e posti di lavoro al sindaco di Partinico e di Borgetto in cambio di una linea morbida della sua televisione, con queste accuse, Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato di Partinico (Palermo), una tv di frontiera antimafia, è finito sotto inchiesta.

Maniaci era medico a contratto all’Inps di Trapani. Con molta probabilità si era svegliato molto presto per prendere servizio a Trapani

La Procura presenta appello alla sentenza di primo grado. L’imputato anche per la condanna per diffamazione

La cerimonia a Partinico su iniziativa dell’istituto superiore “Dolci”. Il suo nome accanto ad un ulivo piantumato lo scorso anno.

Vendetta: guerra nell'antimafia è la nuova docu-serie italiana Netflix in 6 episodi prodotta dalla casa di produzione Nutopia in associazione con la casa di produzione italiana Mon Amour Films

Il giudice della prima sezione civile del tribunale di Palermo Roberto Lanza ha condannato per danno all'immagne i giornalisti Pino Maniaci, Riccardo Orioles e Salvatore Vitale. Diffamarono il presidente della Corte dei Conti.

Ma è un provvedimento solo virtuale in attesa del pronunciamento della Cassazione o della richiesta di rinvio ab giudizio

Savagnone: "Telejato e Maniaci hanno sostenuto che io mi sarei adoperata per l’assunzione del giornalista Alessandro Amato, mio genero, presso l'emittente TRM. Ciò sarei riuscita ad ottenere attraverso l’ausilio della dottoressa Silvana Saguto e del dottor Walter Virga, ex amministratore giudiziario dell'emittente".