Tra i temi 'caldi' da affrontare la riduzione dei volumi di traffico di circa il 70% sulle commesse di Tim e Wind e il conseguente piano di esuberi paventato dai vertici aziendali di circa 1600 lavoratori nella sede di Palermo.
"Auspichiamo che da questo nuovo Governo - aggiunge Assisi -, che ha già annunciato che verrà riconvocato a breve il tavolo di settore, addivengano soluzioni che possano affrontare alla radice i problemi che hanno messo in ginocchio un intero Comparto"
Inoltre, è intenzione del Governo riattivare in tempi brevi il tavolo sui call center presso il Ministero del Lavoro tramite il quale studiare interventi mirati per rendere più competitivo il settore.
La convocazione del tavolo si rende necessaria per la complessa vicenda del sito di Palermo dove 1.600 lavoratori sono interessati da procedure di licenziamento collettivo.
"Speriamo - ha detto il presidente Musumeci - che ci rispondano presto. Di certo non rinunceremo alla nostra azione di forte stimolo nei confronti del governo nazionale e delle aziende, non tralasciando alcun tentativo".
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a partecipare alla manifestazione anche il sindaco orlando
Per il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, che ha partecipato alla manifestazione, "se l'azienda vuole fare sul serio, noi faremo sul serio più di loro".
"Non vorremmo - aggiungono il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore Giovanna Marano - che mentre sarebbero necessari un rilancio ed una strategia per il settore, ci ritrovassimo a dover affrontare l'emergenza della tenuta occupazionale e di reddito per migliaia di famiglie".
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presidio davanti la prefettura in concomitanza al tavolo tecnico al mise
Lavoratori e sindacati sperano ancora e chiedono al governo nazionale, è questo lo scopo della manifestazione di domani, di intervenire sulla delicata vertenza e porre un freno al calo di volumi di traffico delocalizzato all’estero, con percentuali che superano il 60%.
I sindacati del settore telecomunicazioni hanno dichiarato lo stato di agitazione per il taglio di circa il 70 per cento dei volumi di lavoro annunciato dalle due aziende committenti Wind-Tre e Tim, che mette a rischio l'occupazione di circa 1.500 operatori della sede palermitana del contact center.
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i sindacati chiedono l'apertura di un tavolo al mise
Almaviva Contact ha annunciato il ricorso ad ammortizzatori sociali fino al 60 per cento su tutte le commesse in seguito al taglio comunicato dai due principali committenti, WindTre e Tim, del 70 per cento dei volumi di traffico. Oltre 1200 i lavoratori a rischio.
A poche settimane dalla firma, l’accordo, dicono le sigle sindacali,potrebbe diventare assolutamente inefficace per gli oltre 3 mila lavoratori di Almaviva a Palermo a causa delle determinazioni di WindTre, il più grosso committente dell’azienda.
"Siamo fiduciosi che gli esiti del Protocollo siglato dal Presidente del Consiglio Gentiloni, possano produrre un futuro di sviluppo per i call center del territorio a partire da Almaviva che è la presenza imprenditoriale privata più grande del nostro territorio" conclude il sindaco.
L’Anci Sicilia consapevole dell'importanza che il sistema TLC riveste nel territorio siciliano e principalmente a Palermo e Catania, chiede che il tavolo possa essere istituito prima del prossimo 18 aprile.
I contratti di solidarietà scadranno a maggio. I timori vengono alimentati anche in relazione alla notizia dello spostamento della sede legale a Roma e della disdetta del contratto di affitto della sede di via Marcellini.
Intanto si attende ancora la data di convocazione del tavolo nazionale, dopo gli impegni assunti venerdì scorso da Prefettura e Regione. La richiesta della Prefettura è giunta al tavolo della Presidenza del Consiglio e del Mise, si attende la data.
Sarà la prima assemblea di presentazione del nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori e l'occasione per rimettere al centro dell'attenzione la vertenza Almaviva.