“L’anno che sta arrivando è l’anno che verrà”, cantava Lucio Dalla ne “L’anno che verrà”, capolavoro di canzone più che inflazionata in questi giorni e in queste ore. Addio 2022, benvenuto 2023, con il suo carico di speranze e alternative, le solite di ogni Capodanno, come i bilanci.

Ecco, i bilanci. Per dieci siciliani l’anno che se ne va lo hanno vissuto da protagonisti, ed è stato pieno di sorprese, soddisfazioni, premi, gloria non solo per loro, ma anche per l’Isola tutta che, attraverso loro, ha anche riflesso di splendida luce.

Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica aveva chiuso il 2021 con un discorso che, riassumendolo in modo spiccio, era un “arrivederci e grazie a tutti, vado in pensione e ci rimango”. Il suo mandato di sette anni era finito, l’ottantenne giurista palermitano era pronto a trasferirsi dal Quirinale ad una vita normale.

E sembrava più deciso che mai a non assecondare le (numerosissime) richieste di chi lo voleva ancora in sella. Ecco, la sua vita normale e il suo trasloco (ricordate i meme?) sono durati ben poco. Con grande, grandissimo senso del dovere, in un momento estremamente delicato tra pandemia, guerra, crisi di Governo, caro bollette e aziende al tracollo, ha deciso di mettere da parte i propositi di pensione e diventare (anzi, restare), il presidente amatissimo di tutti gli Italiani. “Puntando”, con ogni probabilità, a diventare il più longevo capo di Stato nella storia della Repubblica.

Renato Schifani

Era un pò sparito dalle scene, non se ne sentiva parlare quasi più, o almeno non come si era abituati, cioè da assoluto protagonista della scena politica non solo siciliana, ma anche italiana. Ex presidente del Senato, fedelissimo di Silvio Berlusconi (non senza qualche screzio, vedi passaggio con Alfano al Nuovo Centrodestra e Area Popolare, ma tutte robe di anni fa ), il 71enne avvocato palermitano sembrava quasi “bruciato” ad un certo livello, anche dopo essere tornato da bravo figliol prodigo tra le braccia di Silvio.

Ed invece no. Tra i moltissimi nomi per il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione in piena estate, il suo non spuntava mai. E’ uscito fuori solo al momento giusto, come spesso accade d’altronde. Elezioni regionali vinte trionfalmente, e per ora sembra avere anche vinto un’altra battaglia, quella interna contro Gianfranco Miccichè. Che non è roba da poco, ma vincere la guerra contro Miccichè è un’altra cosa. Schifani avrà da affrontare ben altri problemi, per la Sicilia. Augurando a lui un buon 2023, lo auguriamo anche a tutti noi.

Cateno De Luca

Un uragano, Cateno De Luca. Il “sindaco di Sicilia”, e stava quasi per diventarlo davvero. Ha fatto tremare, ad un certo punto, tramite sondaggi, la “politica dei partiti tradizionali”, che lo ha sedotto e poi è stata abbandonata da lui, per correre da solo, contro tutto e tutti. Le elezioni regionali lo hanno elevato a seconda forza in Sicilia, dopo il centrodestra. Un risultato straordinario, per il suo Sud chiama Nord, tanto che la principale opposizione a Schifani nell’Isola ora è lui. E potrebbe essere solo l’inizio.

Cateno nel 2022 non si è risparmiato un attimo, letteralmente. Ogni giorno come se fosse l’ultimo, sempre al massimo, anche con i suoi spettacoli musicali dove deliziava gli spettatori con il suo clarinetto. E la salute gli ha chiesto il conto, con quel malore e il ricovero in ospedale per più di un mese, ma a mollare o rallentare nemmeno ci pensa. Un personaggio irriverente e un politico molto più fine di quanto faccia trasparire, nel 2023 sarà ancora protagonista.

Michelangelo Giansiracusa

E’ il sindaco della città più green d’Italia, Ferla, nel Siracusano, borgo di 2300 abitanti sui monti Iblei. Arrivato al terzo mandato,  Giansiracusa ha abbassato le tasse ai cittadini con le energie rinnovabili e la raccolta differenziata. Ecco, la differenziata. Ferla è il paese più “riciclone” d’Italia. In 10 anni la città è arrivata a fare il 75% di raccolta differenziata e a produrre da solo energia pulita. Oggi viene studiata dalle università e premiato dall’Europa, con 40 mila euro l’anno risparmiati sui rifiuti da gettare in discarica e altri 30 mila grazie agli impianti fotovoltaici comunali. Un borgo “green” dove anche i sistemi di produzione di energia pulita e di riciclo dei rifiuti sono diventati mete turistiche. Un piccolo capolavoro.

Anna Grassellino

Una vera gemma che la Sicilia ha regalato al mondo. Quarantuno anni, da Marsala, è una delle scienziate più apprezzate a livello internazionale. Nel 2022 ha vinto il premio Breakthrough per la Fisica, uno degli Oscar della Scienza, considerati fra i riconoscimenti scientifici più ambiti a livello internazionale, considerato quasi al pari del Nobel. La Grassellino è stata premiata per il contributo alle ricerche sugli acceleratori di particelle. Nel 2017 era stata insignita dall’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama con la più alta onorificenza che gli Usa riconoscono ai giovani scienziati.

Il suo campo di ricerca è la tecnologia a radiofrequenza superconduttiva (Srf) al cuore dei moderni acceleratori di particelle, importante sia per migliorarne le prestazioni, sia per aprire nuove applicazioni, come quelle relative all’informazione quantistica.  Uno dei compiti del Centro Sqms, che dirige, è progettare e costruire il più potente computer quantistico mai realizzato. Insomma, cose che la stragrande maggioranza degli essere umani non capirebbe e di cui ignora l’esistenza. Sapere che c’è una siciliana che invece ne capisce, eccome, è fonte di orgoglio.

Letizia Battaglia

Alla Sicilia con la sua morte, avvenuta il 13 aprile a 87 anni, è venuta a mancare una figura fondamentale. Pochi, forse nessuno, come Letizia Battaglia, hanno saputo letteralmente fotografare non solo l’apparenza e la bellezza, ma anche le viscere dell’Isola. In un certo senso ci ha inquadrato tutti, e non solo con la sua macchina fotografica. Se c’è mai stato qualcuno in Sicilia che ha saputo annusare, sbandierare, accarezzare e insomma scovare sul serio la (e le) società del nostro tempo, al di fuori dell’ordinario, in maniera anche incendiaria, quel qualcuno è stata Letizia Battaglia. Dalle foto dei morti ammazzati di mafia in poi, ha stanato i nostri stomaci, le periferie delle emozioni e degli animi, in una lucida ed ebbra autopsia dell’essere e della metamorfosi di quegli anni. Una persona fondamentale, che questo 2022 ci ha portato via, ma solo nella sua entità terrena.

Beatrice Quinta

E’ stata la rivelazione di X Factor 2022, pur essendo arrivata seconda (come i Maneskin..) e punta ad essere la rivelazione della musica italiana nel 2023. Le qualità ce l’ha, e anche una certa malizia, che qualcuno scambia con furbizia, come se nel mondo dello spettacolo essere furbi fosse un difetto, nel caso fosse vero.

Palermitana, classe 1999, ha “spaccato” con il suo singolo, Se$$o (di gran lunga il più ascoltato e venduto dei cantanti presenti a X Factor 2022) che parla di rapporti occasionali e del piacere di averli mettendo un attimino da parte l’amore. Le performance artistiche di Beatrice nel talent sono state notevolissime, ha la fisicità e la vocalità per diventare una star, ma deve cavalcare l’onda. Qualche giorno fa si è mostrata completamente nuda nella metropolitana di Milano: certamente sa far parlare di se anche al di fuori delle note e del pentagramma. Come decollo, per la sua carriera, non c’è male.

Luigi Pirandello

Dovrebbe esserci il 63enne regista Roberto Andò, palermitano, che ha realizzato quel piccolo grande capolavoro che è “La stranezza“, il film uscito nel 2022 e che vede protagonisti Toni Servillo e la coppia Ficarra e Picone. Il merito di questo lavoro, oltre che dell’interpretazione straordinaria di tutto il cast (strepitoso Servillo, ma non è una novità) è quella di aver riportato “alla ribalta” il genio e la personalità di Luigi Pirandello, l’agrigentino premio Nobel e autore di alcune delle opere più belle che l’essere umano abbia mai scritto.

Andò è riuscito così bene nel suo lavoro che adesso anche i più giovani, quella della generazione Z, parlano di Pirandello come un argomento di discussione, impensabile fino a poco tempo fa. Vedere i giovani che parlano dei “Sei personaggi in cerca d’autore”,  che fantastica sugli altri lavori del poeta, che corre in libreria a comprare “Il Fu Mattia Pascal” e altro, è un grande successo. Per questo Luigi Pirandello è uno dei personaggi siciliani del 2022 (a braccetto con Andò), anche se meriterebbe di esserlo ogni anno, e per sempre.

Nino Ferreri

Antonino “Nino” Ferreri, classe 1989, per gli amici Nino, giovane chef nato a Trabia, è considerato un pò l’enfant prodige della cucina siciliana. Perchè? Ha aperto il suo ristorante, a Bagheria, “Limu”, e un solo anno ha ottenuto, nel 2022, la sua prima stella Michelin, il massimo riconoscimento della cucina italiana e non solo.

Una grandissima sorpresa e ovviamente anche una soddisfazione incredibile per Ferreri, che ha conquistato tutti con la sua idea di ristorazione, fresca, concreta e rispettosa della materia prima, valorizzando i prodotti del circondario della sua terra. Nino è tornato in Sicilia dopo un lunghissimo viaggio in giro per il mondo, dal Belgio alla Svizzera passando per Milano, dove ha affinato la sua tecnica, la fantasia e la maniacale cura per gli ingredienti. Si dice che “cu nesci, arrinesci”, ma in questo caso anche chi torna nella sua terra, non se l’è cavata di certo male.

Fiorello

“Tv Sorrisi e Canzoni” lo ha eletto personaggio dell’anno 2022, con il 62enne artista siciliano che ha trionfato in un sondaggio votato dai lettori per l’ennesima volta. E forse non poteva essere altrimenti. Fiorello è tornato in televisione con il suo (eterno e sempre seguitissimo) format “Viva Rai Due!”, trasposizione catodica di quello che era uno dei programmi radiofonici più seguiti di tutti i tempi, “Viva Radio Due”. E ha fatto subito il botto: Rai 2 a quell’ora, alle 7 del mattino, senza Fiorello, faceva l’1% di share, con lui è arrivata al 14%. Un successo straordinario, anche sui social. E ora c’è il solito tormentone: sarà a Sanremo nel 2023 con il suo grande amico Amadeus? Lui dice di no, anche perchè il su programma andrà in onda la mattina dei giorni del festival, ma si sa: con lui le sorprese sono sempre dietro l’angolo.