Un detenuto di 56 anni si è tolto la vita nel carcere Pagliarelli di Palermo. Filippo Giovanni Corrao è stato trovato impiccato.

Sono intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria e i sanitari dell’istituto di pena che hanno cercato di fare di tutto per salvarlo. Al loro arrivo sanitari del 118 hanno constatato il decesso. Gli agenti della polizia penitenziaria e la direzione del carcere stanno cerando di ricostruire quanto successo.

Il precedente

C’era stato a Palermo un altro suicidio in carcere, con un detenuto che si era stretto le lenzuola attorno al collo nel carcere maresciallo Di Bona, ex Ucciardone nella nona sezione a Palermo.

Era stato soccorso dal personale in servizio e gli erano state praticate le prime manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del sanitari del 118. Poi la corsa in ospedale. Il personale di polizia in servizio,  i medici e il personale infermieristico, anche in quel caso, avevano tentato di salvarlo.

L’intervento dell’osservatorio Antigone

“Apprendiamo la notizia della morte del giovane detenuto nel penitenziario palermitano dell’Ucciardone. Una morte che si unisce ad altri casi. Ieri, infatti, un altro detenuto aveva provato a togliersi la vita a Caltanissetta. Di fronte a questa escalation è necessario che la politica faccia qualcosa”, aveva detto Pino Apprendi, dell’Osservatorio Antigone.

“Tutto questo – aggiunge – accade nell’indifferenza di tutti a iniziare dai segretari di partito, che in questi giorni girano l’Italia per la campagna elettorale. A loro diciamo che dietro i numeri ci sono persone in carne ed ossa, quasi sempre giovani dei quali non si occupa nessuno”.

“Una vergogna che denunciamo da anni” conclude Apprendi.

L’indagine statistica preoccupante

Nei giorni scorsi è stata pubblicata un’indagine inquietante che riguardava proprio le carceri siciliane. La Sicilia è la seconda regione in Italia, dopo la Campania, per numero di violenze sessuali in carcere secondo quanto aveva denunciato il segretario generale della Spp, un sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, per il quale gli stupri sono il propellente per i suicidi dei detenuti, fenomeno piuttosto esteso nelle carceri siciliani: altri ultimi due casi si sono registrati nei giorni precedenti nei penitenziari di Siracusa e Caltagirone. Il sindacalista aveva reso noto che la Campania presentava 20 casi, dopo di lei la Sicilia con 14.